Gam, le opposizioni: “Mozione fumosa e scontata”. E il Pd chiama in causa Finmolise

Fanelli e Facciolla avevano presentato una proposta respinta dalla maggioranza

Una legge regionale “ponte” per assicurare ai lavoratori della Gam di non rischiare la cassa integrazione, anche per il prossimo anno. “L’unico modo – spiegano Micaela Fanelli e Vittorino Facciolla – per assumere una garanzia, attraverso una procedura giuridica legittima, forti di un concordato che autorizzava a questi passaggi. Una procedura alternativa alla malleva da parte di tutti i 262 lavoratori interessati, oggettivamente complicata nei tempi dati. La maggioranza non ha voluto assumere alcuna responsabilità, votando una mozione fumosa, incapace di fornire garanzie concrete”. E’ quanto dichiarato dal Pd a Palazzo d’Aimmo in merito alla seduta dedicata, fra le altre cose, alla vertenza degli ex lavoratori Gam, per i quali la Regione ha chiesto nuovi ammortizzatori sociali ma che rischiano di restare “a secco” per qualche mese se non in maniera definitiva. I dem avevano fatto depositato una proposta coinvolgendo Finmolise. “Resta dunque – aggiungono – solo la speranza riposta nel Ministero dello Sviluppo Economico perché la procedura di cassa integrazione si chiuda subito. E resta la necessità di avere certezze anche dall’amministratore unico, invitato da noi a venire a relazionare in Consiglio. Comunque se si fosse seguita la strada da noi proposta, stasera saremmo tornati a casa con la certezza di aver svolto un consiglio regionale davvero utile. E con la consapevolezza che essere classe di governo significa più di ogni altra cosa assumersi responsabilità”.

La proposta del Pd

“Misura urgente per il sostegno dell’occupazione nella filiera avicola molisana”
Art. 1
1.La Giunta regionale autorizza la Finmolise S.p.A. a costituirsi fideiussore solidale, a prima richiesta, senza eccezioni e senza il beneficio della preventiva escussione, nell’interesse della GAM S.r.l., a garanzia del puntuale adempimento delle obbligazioni a carico di quest’ultima di pagamento delle retribuzioni e relativi oneri in favore dei suoi dipendenti, fino alla concorrenza di euro 1.500.000,00, nell’ipotesi di mancata concessione da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del trattamento straordinario di integrazione salariale il cui iter di richiesta è in corso di conclusione.
Art. 2
1.L’erogazione da parte di Finmolise S.p.a. dovrà aver luogo a valere su liquidità disponibili. Le eventuali somme non utilizzate da G.A.M. S.r.l. sono riversate a Finmolise S.p.a. e tornano ad integrare le disponibilità relative alle misure regionali di provenienza.
ART. 3
1.La misura di cui alla presente legge non comporta ulteriori oneri a carico del bilancio regionale.
ART. 4
1.La presente legge entra in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione Molise. La presente legge sarà pubblicata nel Bollettino ufficiale della Regione. E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Regione Molise.

Il M5S: “Mozione scontata della maggioranza”

“L’anno di cassa integrazione straordinaria per i lavoratori ex Gam è scaduto il 5 novembre scorso. Da quel momento 262 lavoratori e le rispettive famiglie sono in attesa di conoscere le intenzioni dell’amministrazione regionale, con crescente apprensione. Dopo il parere positivo del Ministero dello Sviluppo economico alla proposta di proroga di fitto di ramo d’azienda di Gam a Solagrital, adottato il 12 novembre scorso dalla Direzione Generale per la vigilanza sugli enti, il sistema cooperativo e le gestioni commissariali, nelle ultime ore le trattative hanno subito uno stop che tira in ballo direttamente il ruolo della Regione Molise. Per questo il MoVimento 5 Stelle ha presentato un ordine del giorno che impegna il governatore Donato Toma ad attivarsi in maniera urgente e in qualsiasi modo per garantire copertura finanziaria per le spese relative alle spettanze dei lavoratori per il periodo che va dal 5 novembre fino alla concessione della cassa integrazione da parte del Ministero del Lavoro, giungere all’emanazione del Decreto di concessione, evitare la paralisi e la conseguente perdita degli ammortizzatori sociali. Un atto concreto e urgente anche perché giovedì 15 novembre è già convocato un tavolo congiunto presso il Ministero del Lavoro per gli adempimenti propedeutici alla proroga degli ammortizzatori sociali. Tuttavia la maggioranza ha evitato di discutere il nostro atto e ha votato la mozione del presidente Toma che scarica sui lavoratori le responsabilità della situazione. La mozione non entra nel cuore del problema, è un impegno a cose scontate, come la conferma verso le strategie di rafforzamento all’attrattività dei territori, la conferma della exit strategy dalle Partecipate o la conferma della volontà di sostenere l’ottenimento della cigs, oppure cose che sono già in esecuzione come la richiesta al governo di stanziare ulteriori risorse”.

(nella foto Micaela Fanelli del Pd e Fabio De Chirico del Movimento 5 Stelle)

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