La Donzella dei Misteri di Natale è romana: si chiama Chiara Rossi, 23 anni. Le polemiche corrono sul web

Per l’edizione speciale dei Misteri, in programma domenica 2 dicembre a Campobasso per celebrare i 300 anni dalla nascita del suo ideatore Paolo Saverio Di Zinno, è stato scelto un nuovo volto per il ruolo della Donzella sull’Ingegno di Sant’Antonio Abate: si tratta della 23enne Chiara Rossi, laureata in ingegneria meccanica, che subentrerà a Sarah Khalaf, protagonista nell’edizione dell’ultimo Corpus Domini. E qui viene il punto. La giovane, una bellissima ragazza bionda, è romana, anche se nelle sue vene scorre sangue molisano. Sua madre è infatti originaria di Pietrabbondante. Ma, appunto, molisano e non campobassano. Due dettagli che in queste ore stanno accendendo le polemiche fra migliaia e migliaia di cittadini, sia in strada che sul web, soprattutto perché – se messi insieme – metterebbero in discussione alcuni principi della manifestazione. Senza nulla togliere alla ragazza, la cui scelta è stata probabilmente voluta da qualche politico dell’area del Venafrano in accordo con un’associazione romana, la questione su cui si stanno scaldando i campobassani più veraci è la messa in discussione di una tradizione locale. Perché tante critiche a maggio per l’investitura di Sarah Khalaf, 28enne con origini marocchine che vive e lavora nel capoluogo da anni, e quindi campobassana a tutti gli effetti? La Donzella in passato ha sempre avuto un legale stretto con questa città. Se prendiamo gli ultimi dieci anni e vogliamo provare a trovare un’eccezione, possiamo prendere un esempio a caso, il 2011: a vincere la concorrenza, guadagnandosi il posto affianco al “diavolo”, fu Letizia Di Iorio, sindaco sì di Pizzone, ma nata a Campobasso. “Spogliare” l’attuale Donzella per far ricadere la scelta su una ragazza che non vive in Molise e figlia di una molisana lontana da questa tradizione ha lasciato forti perplessita, esternate anche da personaggi illustri della cultura locale. Niente di grave, va sottolineato. Ma se in forma indiretta lo “statuto” cambia, da domani le candidature potrebbero aprirsi a tutte le ragazze che a Campobasso, o addirittura in Molise, ci sono passate anche solo per sbaglio.

(foto da IsNews)

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