Via ai saldi in Molise, prevista spesa di 280 euro a famiglia. La neve rallenta lo sprint iniziale

I consigli delle associazioni

Da oggi 5 gennaio via ai saldi invernali in Molise, come nella maggior parte delle regioni italiane, e le vetrine dei negozi si riempieno di offerte e sconti. Secondo le stime della Confesercenti ogni persona spenderà mediamente 122 euro (280 euro a famiglia), prediligendo i capi di abbigliamento, in particolare le calzature e la maglieria. Per l’associazione le vendite di fine stagione spingeranno – nel weekend in corso – gli acquisti che finiranno nella calza della Befana: fra dolci, giocattoli e prodotti di moda la spesa media stimata sarà di 71 euro a persona. Un pizzico di ottimismo potrebbe derivare dal fatto che le previsioni nazionali parlano di un 16% di utenti che spenderanno più dello scorso anno a fronte di un 70% che cercherà di mantenersi sulla stessa cifra del 2018. La tormenta di neve in Molise, guardando già la situazione di questa mattina, ha un po’ rallentato lo sprint iniziale sperato, creando situazioni comunque diversificate in base ad una serie di fattori. “Abbiamo avuto qualche difficoltà ieri per via della neve che però non ha compromesso la giornata di oggi – ci ha spiegato un commerciante del centro di Campobasso. – Il flusso di clienti è anche buono, forse migliore di quello che temevamo per il disagio e il freddo che comunque comportano una situazione del genere”. Un altro negoziante ritiene che sia presto per fare previsioni e primi conti. “Potrebbe andare meglio ma è anche comprensibile, penso che nei prossimi giorni si vedranno maggiori riscontri o almeno ce lo auguriamo. Comunque aspettiamo il pomeriggio prima di fare un bilancio del primo giorno”. Qualcuno che fermiano fuori dai negozi è comunque propenso all’affare, con idee differenti. “Ero entrata che volevo solo curiosare e sono uscita con due buste”, commenta ridendo Claudia. “Ora mi prenderà in giro mio marito”. Anche chi esce a mani vuote mantiene l’occhio lungo sulle offerte. “Non ho trovato quello che cercavo ma non mi arrendo”, le parole di Mauro. “Anche perché ci sono prodotti che finiscono presto, come i vestiti. E’ facile non trovare la taglia se passano i giorni”. E infine, Donato è meno “ansioso” di acquistare. “Per me è un periodo come un altro, se trovo qualcosa che mi serve la compro altrimenti non impazzisco. Poi vedo tanti ragazzi, oggi, che sanno come colmare un mancato acquisto tramite internet. Mia nipote, ad esempio, oltre a girare i negozi, nel corso di tutto l’anno so che fa acquisti online”.

Ecco il decalogo di consigli utili delle associazioni dei consumatori agli utenti:
1) comprare preferibilmente nei negozi abituali. Sarà più facile accertare la convenienza dell’acquisto;
2) confrontare i prezzi tra vari esercizi commerciali, prima di decidere l’acquisto;
3) il negoziante ha l’obbligo di esporre sul talloncino il prezzo pieno, il prezzo scontato e la percentuale di sconto praticata;
4) conservare lo scontrino, che dovrà essere esibito in caso di restituzione di capi difettosi. Anche se eventuali cartelli dichiarassero che i capi non possono essere sostituiti, il venditore non può sottrarsi all’obbligo di sostituzione o riparazione della merce. Tale garanzia è di due anni.
5) controllare che l’etichetta contenga la composizione del capo e le istruzioni per il lavaggio e la manutenzione, perché da questo potrebbe dipendere la diversità di prezzi;
6) la merce in saldo deve essere tenuta fisicamente separata da quella in vendita a prezzo pieno;
7) i negozianti sono obbligati ad accettare il pagamento con carte di credito o bancomat anche in periodo di saldi. In caso di rifiuto, consigliamo di segnalare il caso, per iscritto, alla società Servizi Interbancari;
8) il consumatore ha diritto di provare i capi;
9) attenti ai saldi superiori al 50%: potrebbe trattarsi di prodotti scadenti o, anche, di merce dell’anno precedente (in quest’ultimo caso, si potrebbe trattare ugualmente di un buon affare purché il negoziante ne informi il cliente);
10) ogni disfunzione o scorrettezza può essere comunicata agli Uffuci dell’Adico o segnalata al locale comando dei Vigili urbani o all’Ufficio comunale per il commercio.

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