Rapina all’oreficeria: poliziotti sparano su auto con due giovani estranei al fatto, indagati dalla Procura

La Procura di Larino per competenza territoriale ha aperto un fascicolo sul caso verificatosi iera sera nel territorio di Petacciato marina quando due poliziotti della sezione della Polizia Giudiziaria del Commissariato di Vasto, a seguito di una rapina perpetrata da due soggetti ai danni della gioielleria del centro commerciale “Insieme” di San Salvo, a bordo di un’auto civetta – una Fiat Grande Punto – hanno intercettato sulla Statale un’Audi di colore grigio simile a quella utilizzata dai malviventi per la fuga e avrebbero iniziato a sparare verso il veicolo senza intimare l’alt. Cinque sarebbero i colpi partiti dalla pistola di uno degli agenti, di cui due avrebbero colpito l’auto, uno centrando la carrozzeria e l’altro – fatto più grave – mandando in frantumi un vetro e attraversando l’abitacolo da una parte all’altra. Una volta arrestata l’Audi, gli occupanti del veicolo sarebbero stati fatti scendere dai poliziotti ma da una rapida verifica è venuto fuori che non si trattava dei rapinatori ma di due giovani incensurati residenti a Petacciato, operai presso uno stabilimento vicino. Sul posto, subito dopo il fatto, sono giunti anche i Carabinieri e altri agenti del Commissariato di Vasto. Sotto schock, i due giovani sono stati accompagnati presso il Pronto Soccorso. Accertato quanto avvenuto, è scattato il sequestro della pistola probabilmente utilizzata da uno dei due poliziotti per sparare contro l’Audi e la stessa auto destinataria dei proiettili per gli opportuni rilievi. I due agenti, di cui uno è molisano e – ironia della sorte – residente proprio a Petacciato, sarebbero ora indagati dalla Procura della Repubblica, anche se il capo di imputazione non sarebbe al momento noto. La dinamica dell’episodio è al vaglio degli inquirenti. Sembrerebbe che gli agenti abbiano sostenuto di aver urlato invano agli occupanti del veicolo di accostare, i quali invece avrebbero raccontato di non aver capito, peraltro col buio della notte, che il mezzo che li stava inseguendo fosse un’auto civetta delle forze dell’ordine, temendo addirittura che fosse in corso un tentativo di rapina ai loro danni.

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