Trabucchi patrimonio da tutelare, la storia dei “ragni” sul mare raccontata in un libro

I Trabucchi sono macchine di legno dall’aspetto arcaico, ma di mirabile fattura tecnica. Ne è convinto il Prof. Luigi Marino, ordinario dell’Università degli Studi del Molise, che con il suo nuovo libro “L’ingegnere sopra e sotto il mare. La fabbrica dei trabocchi macchine per la pesca costiera” ne illustra la loro importanza storico-culturale e architettonica.
Il volume, sponsorizzato da Lions Club Termoli Host, con uno sguardo al passato vuole ricordare come i Trabucchi sono stati utili a garantire una pesca costiera non commerciale ma di assistenza in tempi in cui la pesca con le barche nei periodi invernali diventava pericolosa. Ancor oggi si possono ammirare sulla costa adriatica, dalle Marche fino alle Puglia, rappresentando un patrimonio di conoscenze tecniche e culturali che devono essere tutelate in quanto parte del nostro patrimonio culturale.
Questi “ragni” sul mare sono oggi già attivi anche grazie alla legge regionale n.44/1999 che garantisce il recupero, la valorizzazione e la riqualificazione.
A tal proposito, qualche giorno fa è stata presentata proposta di legge in Consiglio Regionale con l’obiettivo di crearne poli turistici e commercializzazione di prodotti ittici, riprendendo l’idea del progetto la “costa dei Trabucchi” già presente in Abruzzo.

Man.Car.

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