Ultim’ora. Blitz antidroga della Polizia scattato all’alba. 12 arresti nell’operazione “White Rabbit”. FOTO

Ore 7 –  E’ in corso un’operazione di polizia giudiziaria da parte della Polizia di Stato di Isernia che sta procedendo all’esecuzione di 12 ordinanze di custodia cautelare tra Isernia, Foggia e Roma per il reato di traffico e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina. Nell’operazione denominata “WHITE RABBIT”, in cui sono impegnati 70 uomini e diverse unità cinofile della Polizia di Stato, figura di assoluto rilievo è un soggetto, di elevata caratura criminale, con precedenti per reati specifici ed in passato reggente di un clan operante nell’area foggiana, ma anche a Roma.
All’attività illecita partecipavano 4 donne con il ruolo di pusher e di ”cassiere”.
In un periodo di 4 mesi è stata trasportata ad Isernia sostanza stupefacente per un giro di affari di oltre 120.000 euro. Seguono aggiornamenti

Aggiornamenti ore 12,15 – Nelle prime ore di questa mattina,personale della Squadra Mobile di Isernia, coadiuvato da personale della Squadra Mobile di Foggia e di Campobasso, del Commissariato di Ps di Lucera, della Questura e della Sezione Polizia Stradale di Isernia, da 7 equipaggi dei Reparti Prevenzione Crimine Campania, Abruzzo e Basilicata e da 1 unità cinofila in forza alla Questura di Napoli, ha dato esecuzione ad 11 ordinanze di custodia cautelare di cui 8 in carcere, 1 agli arresti domiciliari e 2 obblighi di dimora con obbligo di presentazione alla pg emesse dal Gip presso il Tribunale di Isernia dott.ssa Michaela Sapio al termine di una complessa attività d’indagine coordinata dal Procuratore Capo della Repubblica di Isernia dott. Carlo Fucci e diretta dal Sost. Proc. dott. Alessandro Iannitti, per il reato di cui all’ art 73 Dpr 309/90 in concorso.
L’attività investigativa, coordinata dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, svolta anche attraverso numerosi presidi tecnologici, ha consentito di disvelare l’esistenza di un gruppo di soggetti italiani e di etnia rom stanziali in questa provincia e nella provincia di Foggia dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti.
L’indagine nasce da una costante e proficua attività di controllo del territorio che ha consentito di individuare in alcuni soggetti di etnia rom stanziali in questa provincia i detentori del controllo dello smercio di droga ad Isernia. Attraverso le attività tecniche, corroborate da numerosi servizi di osservazione controllo e pedinamento, si è riusciti a disvelare, non solo l’attività illecita finale della vendita della sostanza stupefacente, in particolar modo cocaina, ma anche il canale di approvvigionamento.


Infatti, si è accertato che alcuni destinatari delle misure odierne, provenienti dalla provincia di Foggia, rifornivano gli spacciatori isernini. In particolare, elemento di spicco del “Gruppo Lucera” è V.R. di elevata caratura criminale, che al fine di reintrodursi nel circuito criminale, dopo aver scontato una lunga pena, individuava il territorio di Isernia come luogo fertile per ampliare i suoi traffici illeciti. L’uomo, con precedenti per reati specifici, in passato reggente di un clan operante nel territorio della provincia di Foggia, in prima persona e in più occasioni accompagnato da suoi collaboratori si recava presso la città di Isernia per fornire di sostanza stupefacenti i pusher isernini, dispensando, in forza di una notevole esperienza nel settore, anche consigli ed insegnamenti sull’attuazione dell’attività illecita. Si ipotizza che nel corso di 4 mesi, ogni 20/25 giorni veniva trasportata a Isernia una quantità di sostanza stupefacente del tipo cocaina che variava dai 30 ai 100 gr per un guadagno medio stimato di circa 15.000 euro. Le analisi tossicologiche effettuate sulla sostanza stupefacente sequestrata hanno rilevato un grado di purezza pari al 76%.


Nell’attività illecita collaboravano anche 3 donne di etnia rom, alcune delle quali con compiti di gestione dei profitti nell’area foggiana mentre altre svolgevano appieno una florida attività di spaccio avendo una clientela propria estremamente eterogenea.
Il modus operandi degli spacciatori è nella maggior parte dei casi quello delle consegne a domicilio o degli appuntamenti preorganizzati telefonicamente utilizzando un linguaggio convenzionale “ci vediamo per un caffè,…un aperitivo, portami il documento, prepara lo spumantino…” sempre in luoghi differenti della città e della provincia di Isernia al fine di eludere i controlli delle forze dell’ordine.
Il quadro probatorio raccolto veniva condiviso dal GIP del Tribunale di Isernia che emetteva le ordinanze di cui sopra ed i predetti a seguito delle formalità di rito venivano associati alla locale Casa Circondariale e le donne alla Casa Circondariale femminile di Chieti.
Durante l’esecuzione delle ordinanze sono stati impiegati 80 operatori della Polizia di Stato e sono state effettuate 20 perquisizioni.

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