Molise e transumanza sotto i riflettori di Geo, venerdì 22 marzo la puntata su Rai 3. FOTO

Geo, la trasmissione pomeridiana più seguita in assoluto, parla molisano e nella puntata andata in onda il 19 marzo inizia il suo lungo racconto sulla transumanza ripercorrendo valli, paesaggi, personaggi, cibo e tanta bellezza rurale. Un incontro con la bellissima natura che l’Alto Molise offre, la montagna di Frosolone con i suoi pascoli, Castropignano e la sua collina “toscana”, Civita Superiore di Bojano con il suo Matese incontaminato e pieno di erbe aromatiche. Tutto questo raccontato dalla cucina di Filindo, i formaggi e gli animali di Mario Borraro, il latte e le eccellenze casearie di Luigi De Maria, i legumi di due giovani capracottesi, Loreto e Luca Beniamino. Una puntata che subito dopo un documentario sulla bellissima Trento, ancora con il supporto molisano di Claudio Luongo per le musiche e di Maurizio Varriano per le logistiche, ha visto un Molise che della sua ruralità può trarre un vero e proprio brand senza costruzione di nulla di artefatto e senza essere secondi a nessuno. Personaggi che identificano questa terra quali Mario Borraro, Filindo, Luigi, Loreto, Luca, sono il brand e con loro si potrà gustare ancora il Molise più vero, quello che tutti sognano, nella puntata di venerdì 22 marzo sempre a partire dalle ore 17 e sempre su Geo, Rai 3. Un Molise che abbraccia più regioni e che si incammina verso la felicità attraverso un viaggio che da San Marco in Lamis giunge a Frosolone. Un viaggio chiamato transumanza. Una transumanza che si avvicina in termini temporali, e che ci avvicina alla perfezione, alla via più cruda per una vita migliore, condivisa, partecipata, fuori da schemi e da dogmi che hanno significato l’oblio e la morte. Un viaggio che riporta all’incontro e all’amore per una terra che vuol essere la terra della vita e del ritorno alle origini. Tutto questo grazie a Riccardo Barbieri, regista che del Molise condivide le bellezze, le difficoltà, le amarezze ma soprattutto la veridicità della gente. Tutto questo grazie alla famiglia Colantuono che ogni anno ripercorre e offre la possibilità di ripercorrere uno spaccato di vita che solo chi ama la propria terra, l’ambiente e la tradizione può viverla da re.

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