Ore 13. “Campobasso merita una nuova vita e il centrodestra ne determinerà il cambiamento. A questa città va data una dimensione europea, bisogna avere un programma attento alle persone, a coloro che vivono in condizioni di disagio e al territorio. Lavoro e attività produttive saranno delle priorità”. Sono le parole del candidato sindaco Maria Domenica D’Alessandro che questa mattina, a pochi giorni dalla sua investitura, si è presentata alla stampa all’hotel Rinascimento di Campobasso. Avvocato, classe ’61, originaria di Benevento ma da anni impiantata in Molise, direttrice della Scuola Forense del Molise, è la donna che ha ricucito lo strappo nel centrodestra, non senza conseguenze. Tailleur nero e camicia fucsia, la D’Alessandro è stata accolta con un abbraccio dai principali esponenti politici presenti e ha ricevuto i complimenti per la sua apparizione in pubblico. “Ringrazio chi mi ha scelto”, ha detto ancora. Nel suo programma anche i temi della sicurezza e contrasto serrato allo spaccio di droga. Alla presentazione erano presenti diversi esponenti della Lega, fra cui l’assessore regionale Luigi Mazzuto e il consigliere comunale Alberto Tramontano, candidato per qualche giorno come sindaco della coalizione, salvo poi farsi da parte per placare i malumori. C’erano anche la deputata e coordinatrice regionale di Forza Italia Annaelsa Tartaglione e il presidente della Regione Donato Toma. Nessuna ombra invece di Vincenzo Niro o di altro rappresentante dei Popolari, che non hanno nascosto di aver accettato un compromesso, a cui non tutti si sono allineati. Fuori dalla corsa a Palazzo San Giorgio le civiche “Campobasso al Centro” e “Campobasso del Futuro” che facevano capo agli imprenditori Angelo Santoro e Massimo Trivisonno – e che caldeggiavano la candidatura del presidente Acem Corrado Niro, – e il neo nato movimento di Aida Romagnuolo e Filomena Calenda “Prima il Molise”. Ci sarà invece, insieme a Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Popolari, la lista “Molise Libero” di Gianfederico Cecanese e Vincenzo Giarrusso, in cui pare saranno presenti diversi avvocati. D’Alessandro ha parlato di cinque liste in suo sostegno ma l’impressione è che il 27 aprile ne saranno presentate di più (almeno 7), se si considera l’incognita Udc e una presunta lista che farebbe “capo” direttamente al candidato sindaco.
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