Bagno di folla per Aldo Patriciello, l’eurodeputato apre la campagna elettorale a Le Cupolette: “Noi attori del cambiamento”. FOTO

"I giovani del Sud chiedono lavoro non assistenzialismo"

Una fiumana di persone ha accolto Aldo Patriciello all’interno dell’hotel Le Cupolette di Vinchiaturo dove l’eurodeputato ha aperto ufficialmente questa sera la sua campagna elettorale. Sostenitori, amici, persone giunte da più parti del Molise e non solo. Posti a sedere non c’erano per tutti. Tanti gli esponenti politici e gli amministratori di centrodestra, la maggior parte seduti alle prime file. L’appuntamento è alle 18 ma Patriciello si fa un pò attendere, anche per permettere al gran flusso di invitati di esaurirsi e accomodarsi in sala. Giacca blu e cravatta a pois, il candidato alle Europee – per la quarta volta – del 26 maggio si concede a brevi interviste e abbraccia alcuni presenti all’interno del corridoio, poi l’ingresso in sala dove lo accoglie un fortissimo applauso. “Aldo c’è”, afferma la deputata e coordinatrice regionale di Forza Italia Annaelsa Tartaglione, riprendendo lo slogan di Patriciello. “Non poteva sceglierne uno migliore. La gente crede in lui e in quello che può dare al Molise e all’Europa”. Il governatore Toma, che prende la parola subito dopo, lo ha definito “la buona politica molisana in Europa”. E ancora: “Patriciello è un’eccellenza di questa regione, come la tintilia o il caciocavallo. Noi siamo la riscossa del centrodestra e il supporto che lui ci ha dato in questa regione è stato fondamentale”. L’eurodeputato, salendo sul palco, ha rigraziato tutta la platea per la grande accoglienza e ha parlato di una campagna “fatta coi sentimenti”. Dai giovani agli immigrati, dall’Europa unita al federalismo: vari gli argomenti trattati da Patriciello. “Il Sud non ha bisogno di assistenzialismo, il Sud vuole una riscossa e vuole tornare ad essere parte viva del Paese. I giovani del Mezzogiorno vogliono lavorare, non chiedono l’elemosina. Al Sud ci sono meno nascite rispetto al Nord, il trend si è invertito perché le coppie hanno paura a fare figli”. Per Patriciello il tema dell’immigrazione è utilizzato in campagna elettorale come strategia del terrore. “Il problema va affrontato alla radice con un progetto internazionale affinché gli immigrati vengano aiutati nella loro casa, nei loro Paesi. Queste persone fuggono per salvare le proprie vite e quelle delle loro famiglie. La solidarietà è un atto dovuto”. Nel suo lungo discorso anche la questione Europa. “Da tempo dico, e oggi la stampa mi dà ragione, che forze esterne vogliono minare il sistema democratico dell’Europa e inquinare la campagna elettorale in corso per dividerla. Come reagire? Rispondendo con un’Europa più forte, coesa, che completi il processo degli Stati Uniti d’Europa. Russia, America, Cina, ci vogliono divisi e invece dobbiamo costituire una forza politica che possa sedersi al tavolo degli altri partner mondiali, altrimenti non abbiamo futuro. La Brexit è stato un voto di pancia, ora si rendono conto che hanno fatto un grave errore. Pensate se l’Italia facesse la stessa cosa. Un Paese con 400 miliardi di debiti, con crescita zero o in recessione, dove andiamo?”. Fra gli altri argomenti anche l’accordo Italia-Cina. “La Cina ha capito che se vuole esportare merci in Europa deve aprire le frontiere e permettere la stessa cosa alle merci europee in termini di quantità e compensazione economica. Peccato che uno dei due porti individuati come hub, quello di Gioia Tauro (l’altro è Trieste ndr), sia stato eliminato a favore del porto di Genova con motivazioni assurde. Era una grande occasione per ridare slancio ai complessi industriali del Sud”. Sul federalismo rafforzato. “Il 90% delle entrate fiscali saranno appannaggio delle singole regioni mentre solo il 10% andrà alle casse nazionali. Come farà una regione come il Molise a sopravviere?”. Patriciello ha quindi lanciato un forte appello ai suoi sostenitori, garantendo la sua esperienza e il suo impegno per far sentire la voce del Mezzogiorno e del Molise in Europa. “Possiamo essere attori del cambiamento”.

 

 

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