Comunali, Pascale fissa gli obiettivi: osservatorio sul commercio e opportunità per le giovani generazioni. “Campobasso deve tornare a vivere”

Messaggio elettorale.

Alessandro Pascale, consigliere comunale uscente, capogruppo della Lega a Palazzo San Giorgio, ricandidato con il partito del Carroccio alle prossime elezioni Amministrative di domenica 26 maggio 2019. “Mi ripropongo agli elettori per contribuire a far ripartire davvero la città – ha affermato Pascale, già assessore ai Lavori Pubblici a Palazzo San Giorgio. – Ripartire dal riassetto urbano del capoluogo, restituendo una città decorosa dal punto di vista della manutenzione ordinaria, per poi passare alle grandi opere e alle grandi progettazioni. Ho ascoltato in questi giorni la voce dei commercianti – ha proseguito Pascale. – Dobbiamo ricordare che il piano commerciale della città è scaduto nel 1989. Nessuna amministrazione ha messo mano al settore e più volte ho spinto nella competente commissione di costituire un osservatorio al commercio, per dare voci agli operatori del settore, carpendone le problematiche. Un problema annoso di Campobasso è la mancanza di lavoro. E dovremo far sì che la prossima amministrazione comunale crei opportunità per le aziende, dando gli strumenti per poter offrire nuovi occasioni per i più giovani. Campobasso ha un appuntamento col proprio futuro – ha incalzato il consigliere. – I prossimi anni saranno decisivi per provare a invertire il trend negativo in termini demografici. Occorre dare opportunità alle giovani generazioni, che rappresentano sia il futuro del capoluogo, ma soprattutto coloro che potrebbero, se provvisti dei mezzi necessari, rimettere in circolo il commercio. La città è peggiorata negli ultimi anni, non avendo avuto evoluzioni dal punto di vista imprenditoriale – ha concluso l’esponente della Lega. – Ma non solo. È mancato anche tutto quello che attiene al decoro per creare opportunità turistiche. Il centrodestra chiederà il consenso agli elettori per provare a dare un’accelerata agli obiettivi da perseguire. Non c’è più tempo da perdere, c’è una città che vuol tornare a vivere”.

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