Di Maio ‘incorona’ Gravina sindaco. Troppo piccola la location, pienone per il ministro pentastellato

Ore 20. Pienone in piazzetta Palombo, troppo piccola per ospitare curiosi e sostenitori del M5S giunti per ascoltare il comizio del Ministro del Lavoro e leader pentastellato Luigi Di Maio a sostegno del candidato sindaco Roverto Gravina. “Quando Roberto diventerà sindaco non dovrà sedersi coi capibastone per assegnare posti in giunta ma dovrà scegliere solo per merito – ha detto Di Maio. – Vinceremo tutti nel momento in cui riporteremo il merito al centro di questa città”.

Il vice premier, facendo appello ai campobassani, ha già prospettato le prime mosse del candidato dei 5 Stelle. “Gravina è un avvocato, competente e già con una esperienza amministrativa alle spalle. Come un buon padre di famiglia, appena entrerà in Comune, aprirà i bilanci, denuncerà se necessario quelli che c’erano prima e tirerà fuori le risorse per realizzare le priorità di questa città. Un sindaco può intervenire sull’economia locale a partire dall’abbassamento delle tasse e siede a molti tavoli, sia in regione che a livello nazionale, per far sentire la propria voce. Scegliete persone per bene che non hanno le mani legate”. Uno sguardo al Molise in generale (e all’Italia). “I giovani da qui se ne vanno non solo perchè non trovano lavoro e opportunità ma anche perchè vedono sempre le stesse cose. Quando il sistema è corrotto inizi a credere che sia tu il problema. Pensi “è inutile partecipare a quel concorso o a quella gara d’appalto tanto vincono sempre gli stessi”.”

Di Maio ha affrontato la questione del merito anche in ambito sanitario. “Bisogna togliere la politica dai vertici sanitari e selezionare dirigenti e personale per merito e non tramite la politica. Tenendo conto che nella sanità ci sono tantissime persone competenti e che fanno anche molti sacrifici. Non si può chiedere a un commissario di risolvere in due anni problemi che ha creato la politica in 30 anni”. Il ministro ha elencato una serie di obiettivi realizzati e da realizzare, commentando il risultato delle Europee e l’annuncio della Commissione Ue circa l’apertura della procedura d’infrazione per l’Italia relativamente al debito pubblico. “Io non resto al Governo per vivacchiare nè intendo chiedere l’elemosina all’Europa ma voglio combattere questa gente. Non vogliono farci investire e poi chiedono i tagli. Se investiamo possiamo tornare a crescere e coprire il debito pubblico. Sono 10 anni che dicono di tagliare e l’economia europea resta debole. Usa e Cina nei momenti di crisi non tagliamo ma investono”. Infine sulla questine morale. “Non crediamo di essere perfetti, possiamo sbagliare ma agiamo in buona fede perche non abbiamo mani legate. E se uno di noi si fa corrompere lo rimuoviamo non lo promuoviamo”.

 

 

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