Vertenza Gam, assenze pesanti della politica all’incontro coi lavoratori. Sindacati: “A rischio 40 milioni, Amadori dica cosa vuole fare”

Incontro questa mattina a Palazzo Colagrosso, a Bojano, fra i lavoratori della Gam e alcuni rappresentanti istituzionali ed esponenti politici locali, per un confronto che riproponeva al centro degli interessi politici regionali non solo la loro vertenza ma anche i problemi legati allo sviluppo di nuove risorse nel settore del lavoro più in generale. L’appello era stato lanciato dagli stessi lavoratori ma all’appuntamento erano presenti solo i parlamentari del MoVimento 5 Stelle Antonio Federico e Rosalba Testamento, i consiglieri regionali Vittorio Nola e Michele Iorio, e il sindaco di Campobasso Roberto Gravina. I lavoratori si sentono abbandonati e i sindacati chiedono risposte celeri prima della scadenza dell’ennesima cassa integrazione, prevista per il 4 novembre. Sul Contratto di Sviluppo al momento non ci sono novità e la crisi del Governo centrale non solo non agevola l’accelerazione dei progetti ma rischia di far saltare il nuovo “patto” per il Molise.

“Ci sono 40 milioni di euro che rischiano di andare in fumo”, commentano i sindacati. Pochi sono coloro che credono ancora nel progetto di Avicola Vicentina e le parti sociali chiedono ad Amadori di formalizzare la posizione presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Si è aperta inoltre la questione della profilazione dei lavoratori (informazioni inerenti soprattutto la carriera lavorativa e contributiva), che di fatto manca e che potrebbe essere a breve necessaria ai Comuni per l’affidamento gli stessi di impieghi a tempo utili per un reinserimento anche temporaneo prima che la situazione si sblocchi. Il sindaco Gravina – intervenuto direttamente nel dibattito – ha precisato, in modo chiaro, in cosa l’amministrazione comunale di Campobasso potrà attivarsi fattivamente in tempi brevi, per favorire e agevolare la ricerca di soluzioni lavorative comprese in un piano sociale più ampio, in grado di riattivare i processi di inclusione lavorativa da prevedere per i dipendenti Gam in cassa integrazione fino al 4 di novembre.

“La prima cosa che ho fatto parlando con il sindacato – ha dichiarato Gravina – è stata una richiesta di profilazione dei lavoratori in cassa integrazione. Per noi come Comune è indispensabile sapere quante persone possiamo aiutare con la nostra amministrazione e capire anche quanti di questi lavoratori sono vicini all’età pensionabile e quanti no. Questo perché una politica di assistenza sociale seria deve essere in grado di stabilire e progettare delle politiche di aiuto sia nel percorso di uscita verso la pensione e sia per una ricollocazione lavorativa. Non mi addentro in questioni di politica industriale regionale o nazionale ma molto più concretamente posso dire che il Comune di Campobasso a breve istituirà un tavolo per decidere i fondi da attivare per tirocini formativi e, soprattutto, per le borse lavoro, di certo più rispondenti a quel concetto di lavori di pubblica utilità ad oggi un po’ superati, ma che riteniamo siano la misura più immediata ed indicata per lavoratori come quelli della Gam.

I fondi ci sono, devono arrivare dalla Regione, perché dobbiamo attingere al Fondo Sociale Europeo. C’è la mia massima disponibilità di tutta l’amministrazione comunale per comprendere le esigenze dei campobassani interessati a queste forme di aiuto e anche prima della fine di agosto potremo incontrarci nuovamente, insieme all’assessore alle Politiche Sociali Luca Praitano, per definire meglio il tutto. Resta inteso che – ha detto in conclusione Gravina, – per quanto di competenza della nostra amministrazione e mia personale come sindaco del Comune capoluogo di regione, c’è e ci sarà sempre la disponibilità a operare da facilitatori, ove fosse necessario, richiesto e possibile, nei processi d’intesa tra parti sociali e istituzioni.”

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