Suona la campanella, primo giorno di scuola per 37mila studenti molisani. Gli auguri del mondo istituzionale

Pronto vademecum contro bullismo

Finita l’estate, si torna sui banchi. Primo giorno di scuola, oggi, per 37.170 studenti molisani (dato aggiornato al 10 settembre) che questa mattina si sono recati in compagnia di familiari o di amici all’appuntamento col primo, inconfondibile suono della campanella, che segnerà il passaggio delle ore dell’attività didattica per tutto il resto dell’anno scolastico. Nella provincia di Campobasso sono 27.680 gli studenti, 9.490 in quella di Isernia. E’ l’occasione per rincontrare i compagni di classe con cui non si è avuta occasione di vedersi durante l’estate e di fare nuove conoscenze, soprattutto per coloro che iniziano l’avventura in una nuova scuola o in una nuova classe. Spesso sono anche i professori che cambiano nella ridistribuzione delle classi e il primo giorno costituisce principalmente un primo approccio all’anno per conoscersi, confrontarsi, programmare. Non sono mancati gli auguri dal mondo politico e istituzionale ai ragazzi, con riferimenti all’importanza della formazione e l’acquisizione della consapevolezza e dello spiritio critico, come è il caso del governatore, o al nuovo vademecum contro il bullismo, ricordato dalla Garante del Diritti della Persona, che sarà distribuito nelle scuole.

Il presidente della Regione, Toma: “Il diritto allo studio faro dell’azione di chi governa”
«C’è un mio amico insegnante, ora in pensione, che ogni qualvolta si trovava ad accogliere gli alunni di prima media raccontava loro una storiella che, pressappoco, recitava così: “Cari ragazzi, se io vi dicessi che l’asino vola, voi pensereste di trovarvi di fronte ad un matto, perché sapete benissimo che l’asino non può volare. Ma se io vi parlassi di qualsiasi altro argomento di cui non siete a conoscenza, voi sareste obbligati a crederci, a prescindere se quanto detto sia vero o falso, perché non avete elementi per comprendere e valutare la correttezza del messaggio. La scuola serve anche a darvi l’opportunità di acquisire quelle conoscenze utili a capire la natura e la ragione degli eventi. Ciò farà di voi persone libere, cittadini consapevoli dei propri diritti e dei propri doveri, altrimenti troverete sempre qualcuno pronto a rifilarvi fandonie rispetto alle quali sarete costretti a chinare il capo, non avendo le capacità culturali per replicare. Lo studio non è solo funzionale all’ottenimento di buoni voti, ma soprattutto alla piena realizzazione della vostra personalità. Ricordate, non vi può essere vera libertà senza un patrimonio di saperi”. Un modo, forse, troppo diretto, ma estremamente significativo, per far comprendere ai discenti la funzione determinante che ha la scuola nel processo formativo ed educativo di quelli che saranno i futuri cittadini del mondo. Una scuola che non miri a trasmettere verità inconfutabili, guai se fosse così: noli iurare in verba magistri. La funzione dell’insegnamento non risiede solo nella trasmissione delle conoscenze, quanto nella formazione di uno spirito critico che consenta di elaborare i contenuti appresi per la ricerca della verità. Quando, dopo una lezione, uno studente interviene e spiega il motivo del suo dissenso, significa che ha sviluppato senso critico, un buon viatico per il conseguimento dello “scetticismo professionale” che orienterà, poi, il suo lavoro nella società. L’inizio dell’anno scolastico reca in sé un carico di speranze, le aspettative sono molteplici e non mancano neppure le apprensioni, in particolare da parte di chi si appresta ad intraprendere un nuovo percorso di studi. È anche la circostanza per riaffermare il ruolo che la scuola deve avere nella nostra società, una scuola inclusiva e globale, sempre più proiettata verso la tecnologia e il digitale. L’innovazione è fondamentale, direi necessaria, ma non può e non deve sostituire il bisogno primario di istruzione e di cultura. Anzi, deve incentivarlo. Nelle piccole realtà come quelle molisane, la presenza dell’istituzione scolastica è essenziale, rappresenta un notevole e insostituibile presidio di cultura e formazione, è lo snodo attraverso il quale passano il progresso e lo sviluppo delle nostre comunità. La scuola, come ci ricorda l’articolo 34 della Costituzione italiana, è aperta a tutti. Il diritto allo studio, l’accesso all’istruzione, l’opportunità per capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, di raggiungere i gradi più alti degli studi, devono essere il faro, il punto di riferimento per l’azione di quanti sono chiamati a governare. Alle studentesse e agli studenti, alle loro famiglie, al dirigente dell’Ufficio scolastico regionale, ai dirigenti scolatici, ai docenti e al personale ATA delle scuole molisane di ogni ordine e grado, a nome mio e della Regione Molise che rappresento, auguro un proficuo anno scolastico».

Il messaggio del Presidente del Consiglio regionale, Salvatore Micone
L’apertura dell’anno scolastico rappresenta un momento di festa per studenti, docenti e famiglie, ma anche per tutta la comunità regionale. Inizia oggi, infatti, una nuova tappa formativa di quella che sarà la generazione chiamata a guidare le istituzioni, a dare propulsione e innovazione all’economia, a rendere il nostro sistema culturale e sociale più evoluto e al tempo stesso maggiormente sensibile alle necessità di ciascun componente della collettività. Ma questi nostri giovani potranno creare un futuro migliore per loro e per noi tutti solo se riusciranno a trovare nella scuola un luogo in cui, come diceva il poeta libanese-statunitense Khalil Gibran, l’istruzione che vi si fornisce non getti il seme nei ragazzi, ma crei le condizioni perché esso germogli. La singola aspettativa personale di ogni giovane che studia, pertanto, diviene ricchezza collettiva nel momento in cui il seme dei suoi principi, dei suoi valori e della sua personalità, germoglia al sole del sapere per divenire idealità, proposizione e dinamismo da porre al servizio di se stessi e degli altri. Ciò al fine superiore di scrivere una nuova pagina della storia in cui si verranno cambiate le cose che saranno ritenute ingiuste e si esalteranno quelle che meglio potranno sorreggere l’uomo nel suo cammino civile. Il Consiglio regionale, la casa istituzionale e politica di tutti i molisani, ha sempre sostenuto e promosso il ruolo della scuola quale attore protagonista per la crescita socio-economica di questa terra. L’Assemblea, difatti, ha voluto svolgere nel tempo un ruolo determinante nelle politiche della sicurezza nelle scuole, nel dimensionamento degli istituti di istruzione sul territorio, nel perseguire programmi e progettualità che hanno attratto l’attenzione di discenti e docenti sui temi della crescita civile. Penso, ad esempio, al progetto “Consiglio a porte aperte” che questa Presidenza sta portando avanti da qualche tempo, ospitando gli alunni di molte scuole del Molise per parlare, proprio nella massima Aula assembleare legislativa e politica del Molise, del futuro della regione in un contesto nazionale, europeo e globale in continuo cambiamento. Il Consiglio regionale partecipa, dunque, con entusiasmo a questa festa, augurando ad ogni alunno, ad ogni insegnante e a ciascun genitore un buon anno scolastico da trascorrere all’insegna dell’accrescimento intellettuale, culturale e sociale, oltrechè del rafforzamento dei principi di libertà, giustizia e solidarietà che la nostra Costituzione impegna a perseguire soprattutto con gli strumenti dell’istruzione”.

Il sindaco di Campobasso, Gravina: “Nuovo inizio è nuova opportunità”
Si torna a scuola. In Molise e a Campobasso, riprendono le attività scolastiche con un nuovo anno di crescita ed impegno che coinvolgerà alunni, docenti, personale tecnico ed amministrativo, dirigenti scolastici e amministratori locali. Il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, che lunedì mattina 16 settembre, insieme all’assessore alla Pubblica Istruzione, Luca Praitano, passerà nelle sedi degli Istituti Comprensivi cittadini per porgere il proprio saluto ed augurio a tutti i protagonisti dell’anno scolastico che va ad iniziare, ha voluto indirizzare a tutti loro un personale messaggio. “Il ritorno alle attività scolastiche è un momento che spesso dagli studenti viene vissuto come la fine del periodo delle vacanze, con un misto di nostalgia per l’estate e di curiosità per ciò che consegnerà loro l’esperienza del nuovo anno scolastico che si ritrovano ad affrontare. Ogni nuovo inizio è da intendersi però come una nuova opportunità. La scuola, ogni anno, riprendendo, fornisce a tutti loro nuove opportunità di conoscere, apprendere, mettersi in gioco coltivando il sapere e le relazioni sociali, importanti allo stesso modo in un sistema educativo che, grazie all’opera dei docenti e degli istituti scolastici, si pone sempre più l’obiettivo di guidare le future generazioni sulla strada di una formazione consapevole e profonda. Anche per chi è chiamato a vigilare su tali processi, – ha aggiunto Gravina – come i dirigenti scolastici e chi, come gli amministratori locali, deve garantire servizi e condizioni necessarie allo svolgimento il più sereno possibile delle attività didattiche annuali, il primo giorno di scuola è quello delle emozioni, delle attenzioni da riservare all’inizio di un nuovo stimolante percorso di crescita inclusivo, comune e capace, con l’impegno e la dedizione quotidiana di ognuno, di rendere concrete e tangibili, quando arriverà il momento, quelle nuove opportunità che il suono della prima campanella suggerirà in ciascuno. È questo – ha concluso il sindaco – l’augurio più grande che sento di dover fare a nome mio e dell’intera Amministrazione che rappresento ai nostri giovani, ai loro docenti e a tutto il personale tecnico e amministrativo impegnato nelle sedi scolastiche.

Il sindaco di Isernia D’Apollonio: “Comune al fianco della scuola”
“In occasione dell’inizio del nuovo anno scolastico, rivolgo – a nome dell’intera amministrazione comunale – un sincero e fervido augurio a tutti i ragazzi che dovranno impegnarsi nello studio, alle loro famiglie cui spetta il compito di sostenerli, e a coloro che lavorano nella scuola e che ogni giorno, con dedizione e professionalità, si dedicano alla crescita formativa e culturale delle nuove generazioni. L’istruzione riveste un ruolo fondamentale giacché solo la buona qualità del sistema educativo può assicurare la solida base su cui programmare il futuro dei nostri figli. La scuola chiede loro impegno, studio e sacrificio, ma rappresenta l’unica strada per la loro formazione culturale e sociale, per farli diventare cittadini consapevoli, propositivi e partecipi. Da parte mia, garantisco che il Comune sarà sempre al fianco del mondo della scuola e continuerà a investire per la sicurezza e il miglioramento dei plessi e delle strutture, nonché in progetti che, sostenendo l’attività didattica, riescano a contribuire allo sviluppo umano e intellettivo degli studenti. Buon anno scolastico a tutti. Che sia un anno sereno e proficuo”.

In occasione del ritorno a scuola di ragazzi e insegnanti, la Garante regionale dei Diritti della Persona, Leontina Lanciano, invia il suo augurio di buon lavoro ad alunni, docenti e dirigenti scolastici. “Come Garante regionale dei Diritti dei minori e degli adolescenti vivo anch’io l’apertura dell’anno scolastico come un momento pieno di speranze e propositi di grande impegno – interviene Leontina Lanciano. – La scuola è la seconda casa dei nostri ragazzi, un luogo di aggregazione e confronto. E’ anche il luogo in cui bisogna accompagnare con estrema attenzione la crescita dei minori. Il Garante svolge diverse attività a tutela di bambini e adolescenti, iniziative che mirano a sensibilizzare tutti gli operatori al supremo interesse dei minori e a stimolarne la creatività. Sappiamo quante insidie ci siano oggi, anche a scuola. Bullismo e cyberbullismo sono quelle che meritano maggiori sforzi. Sono quindi felice, in questa circostanza, di ricordare a tutti, non solo a chi opera nel mondo scolastico, che questo sarà l’anno in cui potremo distribuire il vademecum che abbiamo preparato per difendersi da bullismo e cyber bullismo. Si tratta di un pieghevole che diffonde anche informazioni e numeri utili per segnalare episodi di prevaricazioni e altro. Sarà distribuito nelle scuole della regione e destinato a studenti, docenti e famiglie, le tre categorie maggiormente interessate”. La Garante conclude con un auspicio e una certezza: “Sono convinta che sarà un stagione importante per la crescita e la formazione personale. Ai ragazzi auguro buon lavoro: che sia un anno di grandi risultati per tutti”.

L’assessore regionale Roberto Di Baggio
Buon anno scolastico a tutti. Ai ragazzi, ai docenti, a tutti i collaboratori, ai dirigenti riconfermati e ai nuovi giunti nelle nostre scuole. Auguri alle famiglie, pilastri fondamentali della società su cui si basano i percorsi di crescita e le relazioni col mondo della scuola. Auguri agli studenti che iniziano percorsi nuovi, affrontateli con rispetto ma senza timore, forti della voglia di crescere e di apprendere e di scoprire il viaggio affascinante della vita. Voglio fare infine un augurio speciale: ragazzi, riscoprite il piacere di condividere le vostre giornate insieme ai compagni e agli insegnanti, con l’entusiasmo e la spensieratezza della vostra età e che tutti noi ricordiamo con un pizzico di nostalgia. Ma voi, che siete il futuro del nostro Paese e la speranza per un mondo migliore, abbiate #rispetto dei ruoli, delle istituzioni, delle persone e delle cose, insieme possiamo ricreare quel sistema basato sulle regole e sulla civile convivenza che pare un po’ dimenticato; riscoprire la bellezza dell’educazione civica come base per una società civile e moderna“.

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