Stipendi, in Europa aumentano ovunque tranne in Molise (e in Grecia). Altra maglia nera per la regione che “non esiste”

Dello stipendio medio, fra i più bassi in Europa in termini di potere d’acquisto, al mancato aumento rispetto al resto del Paese e del Continente. Anzi in Molise si registra addirittura una contrazione delle retribuzione media del 3%. E’ quanto rilevato da Infodata, il Data Blog del Sole 24 ORE che si occupa di analizzare i fatti con i numeri, che piazza la piccola regione italiana agli ultimi posti in Europa per crescita dello stipendio medio. A battere il Molise c’è però la Grecia, dove addirittura, nella regione del Voreio Aigaio, si è registrata una riduzione del 26,5%. Inoltre vengono rilevate altre due regioni che non se la passano bene: si tratta del Northern and Western irlandese (dove il calo del 3,9% risulta anche peggiore del Molise) e del North Yorkshire britannico (-1,6%). Guardando il Belpaese, l’Italia segna un incremento che oscilla tra lo 0,2% registrato in Calabria e il 21,2 nella provincia autonoma di Bolzano. Qui si è passati dai 14,9 euro orari del 2008 ai 18,1 del 2016. In Europa invece il record in senso positivo si è verificato nella regione bulgara dello Severen tsentralen, dove si è registrato un aumento dell’83,2%. In numeri assoluti, si è passati da 1,4 a 2,6 euro. Infodata ha costruito la mappa partendo dal totale delle retribuzioni garantite ai lavoratori dipendenti, dividendole per il totale delle ore lavorate. Ottenendo così la retribuzione media oraria. Dopodiché, è stata calcolata la variazione percentuale tra il dato del 2008 e quello del 2016. (in azzurro sulla mappa sono rappresentate quelle regioni nelle quali si è registrato un incremento).

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