A caccia di barriere architettoniche, un’altra pensilina scomoda ai disabili in contrada Macchie. Sindaco pensaci tu

Continua la nostra “caccia” alla barriere architettoniche, in particolare alle pensiline delle fermate autobus di Campobasso costruite in passato non tenendo conto delle persone diversamente abili. Una ulteriore segnalazione, raccolta dopo quella in via Sant’Antonio Abate, riguarda stavolta contrada Macchie, dove la struttura non solo si trova – come gran parte di quelle in città – su un marciapiedi non dotato di rampa, ma uno dei suoi lati, chiuso, occupa quasi l’intera larghezza del percorso pedonale, non permettendo alle carrozzine di passare oltre e costringendole a scendere dal gradino. Le fermate autobus non sono certo gli unici casi di barriere architettoniche presenti in città, a causa di lacune del passato che la normativa è riuscita finora solo parzialmente a sanare. Le segnalazioni giunte in questi giorni sono state per noi spunto di denuncia proprio a seguito di una manifestazione tenutasi domenica sul tema e vogliono rappresentare un invito al Comune a prendere provvedimenti in futuro e quindi un contributo per la collettività e l’azione amministrativa.

L’ironia e la critica utilizzate in un precedente articolo non avevano assolutamente lo scopo di strumentalizzare la manifestazione contro le barriere architettoniche per attaccare sindaco o giunta comunale, data la nostra imparzialità politica e l’estraneità alle logiche di partito, sentendoci liberi di plaudire o criticare un amministratore in base al suo operato, a dati e alla percezione dell’opinione pubblica. Piuttosto voleva e vuole costituire un contributo per lanciare un messaggio raccolto fra la cittadinanza a chi di dovere. Il riferimento al detto “predicare bene e razzolare male” non era rivolto alla persona del sindaco o dell’assessore ma, in generale, al fatto che gli appelli lanciati in simili iniziative sociali, dove si vedono personaggi politici in prima linea, troppo spesso non hanno trovato le adeguate risposte.

Appare evidente – e non è stato scritto il contrario – che negligenze nella costruzione di una pensilina non sono attribuibili all’attuale amministrazione comunale. Che un amministratore risponda a suo modo, facendo riferimento a strumentalizzazioni politiche anche dove non ci sono, ci può anche stare perché fa parte del cliché del personaggio pubblico. Dispiace piuttosto ricevere le offese (quelle sì, nell’ambito di un argomento così delicato) di alcuni “leoni da tastiera” che forse non avendo voglia di leggere con attenzione e lasciando il ruolo di ragionare alla pancia piuttosto che al cervello si espongono con parolacce e un linguaggio scurrile che non trovano giustificazione, pensando che il diritto di pensiero e di critica significhi dire tutto ciò che passa per la testa. Meglio ancora se dietro lo schermo di un computer o di uno smartphone.

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