Approvato il taglio dei parlamentari, il Molise perde rappresentanza. Cancellato un seggio alla Camera

La Camera dei Deputati ha approvato in via definitiva il taglio del numero dei parlamentari, riducendo allo stesso tempo e ulteriormente la rappresentanza del Molise a Roma. Il testo, che diventa legge, modifica gli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione e riduce i deputati da 630 a 400 (quelli eletti all’estero passano da 12 a 8), mentre i senatori da 315 diventano 200 (i 6 senatori all’estero diventano 4). Il Molise in questa riforma perde un seggio alla Camera, poco forse rispetto ad altre regioni, ma l’esito resta pur sempre pesante considerando che passerà dagli appena tre di diritto a due. Si ricorda che fra i deputati molisani nella legislatura corrente, Testamento e Federico sono stati eletti col sistema uninominale, mentre Occhionero e Tartaglione sono riuscite ad approdare a Montecitorio la prima col proporzionale, grazie al sistema eccedentario, e la seconda attraverso un seggio pugliese. La nuova legge non farà più entrare alla Camera deputati molisani tramite la “finestra” del proporzionale. Il Senato, che almeno nella concezione iniziale costituisce fra le due camere del Parlamento quella riservata alle rappresentanze regionali, manterrà due posti riservati al Molise, come vuole la Costituzione. “La democrazia parlamentare deve recuperare la fiducia dei cittadini“, ha dichiarato la deputata di Liberi e uguali, Giuseppina Occhionero. “Sì al taglio dei parlamentari, accompagnato da altre riforme di garanzia e da una nuova legge elettorale. Un primo passo al quale però bisogna accompagnare una seria riforma elettorale che deve garantire il diritto alla rappresentanza a tutti i cittadini. Riconquistare la loro fiducia è essenziale per rinsaldare il nostro assetto democratico e per questo ho votato con convinzione questa proposta di legge. Il Molise è la regione meno penalizzata, in termini percentuali, con la perdita di un solo seggio”.

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