Ponti crollati e infrastrutture a rischio, troppe costruzioni datate prive di manutenzione

Professionisti a confronto su nuove tecniche e interventi necessari

Presso l’Auditorium del COSIB sito nella Zona Industriale di Termoli si è svolta nei giorni scorsi una giornata di studio dal titolo “INFRASTRUTTURE e OPERE D’ARTE in ITALIA. Un Patrimonio da Diagnosticare, Monitorare e Mettere in Sicurezza”. La partecipazione al convegno è stata valida per il rilascio di crediti formativi agli iscritti all’Ordine degli Ingegneri e degli Architetti della Provincia di Campobasso e al Collegio dei Geometri e dei Geometri laureati della stessa provincia. Il meeting è stato introdotto dal presidente del Lions Club Termoli Host Tommaso Freda che ha ringraziato gli illustri relatori, il COSIB, le autorità e tutte le persone intervenute, quindi ha illustrato la mission dei Lions di sensibilizzare professionisti e cittadini sulla necessità di salvaguardare il nostro patrimonio infrastrutturale stradale e di intervenire tempestivamente per la sua messa in sicurezza. L’ing. Antonio Plescia, cerimoniere del Lions Club Termoli Host e moderatore della giornata studio, ha invitato le autorità intervenute per un breve saluto. L’avv. Michele Marone in rappresentanza dell’Amministrazione comunale di Termoli e della Provincia di Campobasso, nel ringraziare i Lions e i numerosissimi partecipanti all’evento, ha dato comunicazione degli sforzi a cui le amministrazioni vanno incontro con le esigue somme messe a disposizione dalla legge Delrio. La suddetta legge ha di fatto compromesso l’operatività delle Province storicamente deputate a garantire la sicurezza sulle strade provinciali. Nonostante tutte le difficoltà finanziarie la Provincia di Campobasso ha fatto un programma quinquennale per diagnosticare ponti e viadotti della rete provinciale innestando un percorso virtuoso finalizzato a mettere in sicurezza le infrastrutture e le opere d’arte. Il moderatore ha comunicato ai partecipanti i saluti personali del governatore Donato Toma e dell’assessore ai lavori pubblici Vincenzo Niro, i quali con una nota hanno sottolineato l’impegno della Regione sul tema della sicurezza della viabilità e della rete stradale, citando anche l’incontro con il Ministro De Micheli nel quale hanno sollecitatola realizzazione della superstrada Termoli-San Vittore. Sono seguiti gli interventi degli autorevoli relatori invitati. Il prof. Carlo Rainieri del Dipartimento di Bioscenze e Territorio dell’Università degli Studi del Molise è intervenuto su “Il monitoraggio e le prove dinamiche”.

Il professore ha sottolineato l’importanza di un intervento sulle infrastrutture ricordando che negli ultimi dieci anni in Italia sono crollati cinque ponti e che nello stesso tempo si è registrato un calo degli investimenti nella manutenzione delle infrastrutture. Molti ponti versano in uno stato di degrado del quale bisogna prendere consapevolezza ed intervenire con ispezioni, metodi di indagine e risorse per individuare le falle del sistema infrastrutturale, ricorrendo al concetto di Bridge Management System o BMS. Il professore ha concluso il suo intervento sostenendo la necessità di passare dalla manutenzione programmata alla manutenzione predittiva. Il prof. Alessandro Fantilli del Dipartimento di Ingegneria Strutturale, Edile e Geotecnica del Politecnico di Torino ha svolto il suo intervento su “Le proprietà meccaniche dei materiali delle strutture esistenti in cemento armato”. Il professore ha ricordato che la maggior parte delle nostre infrastrutture è stata realizzata prima del 1971, da qui la necessità di valutare la resistenza dei materiali e la vulnerabilità sismica di alcune opere, in un determinato territorio. Ad esempio la vulnerabilità delle dighe calcolando la resistenza e l’età del calcestruzzo con i criteri dei fattori di valutazione e fattori di confidenza e curva frattile, osservando che non conta tanto l’età del calcestruzzo ma la sua qualità, va inoltre considerato che molte dighe sono state realizzate non tenendo conto dei criteri antisismici. Il modello di resistenza negli anni dipende dal tipo di acciaio. Con i criteri delle curve di resistenza età è possibile calcolare la prevedibilità del danno. Evidenziando la stretta correlazione tra l’epoca di costruzione e confezionamento dei calcestruzzi armati e l’influenza del tempo nel decadimento delle caratteristiche meccaniche degli stessi. Sia l’intervento del prof. Rainieri che quello de prof. Fantilli hanno riguardato la patologia dei materiali. Il prof. Alberto Balsamo del Dipartimento di Strutture per l’Ingegneria e l’Architettura dell’Università Federico II di Napoli ha relazionato su “Il consolidamento e il rinforzo strutturale con materiali innovativi.” Ha sostenuto l’utilità dell’applicazione e cioè di materiali compositi fibrorinforzati a matrice polimerica (FRP – Fiber Renforced Polymers) usati negli interventi di ripristino e rinforzo delle strutture esistenti in quanto trattasi di materiali a rapidissima esecuzione ed efficacia. Il prof. Balsamo nel proprio intervento ha evidenziato l’importanza dell’utilizzo di protesi nella progettazione al fine di riparare e rinforzare le parti strutturali danneggiate. Il Prof. Pietro Croce del Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dell’Università degli Studi di Pisa docente di Teoria di Progetto dei Ponti ha svolto il suo intervento su “Il monitoraggio in tempo reale dei ponti – La gestione dell’emergenza dopo il collasso del Ponte Morandi.” Il prof. Croce, componente della Commissione di esperti nominati dal Commissario delegato per l’emergenza legata al crollo del ponte Morandi, ha illustrato l’importanza del monitoraggio e le problematiche nelle quali è incorso nel riparametrare la cosiddetta “zona rossa”, al fine di garantire l’incolumità pubblica durante la demolizione dei tronconi del ponte non collassati, per favorire il ripristino dei servizi nelle aree circostanti il ponte. Il prof. Croce ha sottolineato le difficoltà di progettare un sistema di monitoraggio su strutture esistenti non previste inizialmente e sulla necessità di inserire e pianificare sensori che possano essere facilmente sostituiti in caso di malfunzionamento. Il prof. Croce ha altresì sottolineato l’importanza di individuare nei sensori le soglie di allerta per le strutture. L’ing. Antonio Molinari e l’arch. Guido Puchetti, presidenti dei rispettivi ordini professionali interveniuti, nel portare i saluti anche del presidente del collegio dei geometri Marco D’Angelo, hanno auspicato che queste iniziative si ripropongano anche in futuro. A fine convegno il presidente del Lions Club Termoli Host ha rinnovato i ringraziamenti ai relatori, al COSIB per l’ospitalità e i numerosi partecipanti che si sono trattenuti ben oltre l’orario previsto in scaletta.

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