Rapina alla farmacia di via Toscana, dubbi sulla fisionomia dell’indagato. Assolto dai giudici

Era considerato l’autore della rapina ai danni della ex farmacia comunale di via Toscana, a Campobasso, messa a segno il 20 settembre 2015, quando un uomo col volto parzialmente travisato da un cappuccio era entrato nell’esercizio armato di taglierino, minacciando la titolare e scappando con un bottino di circa 70 euro in contanti prelevati dalle casse. Questa mattina il collegio penale composto dai giudici Scarlato, D’Onofrio e Candigliola ha assolto M.T. 38enne campobassano, pregiudicato per spaccio di stupefacenti e altri reati, perché il fatto non sussiste. Secondo quanto emerso in dibattimento, non ci sarebbe la certezza che sia stato lui ad aver commesso il colpo. Le descrizioni fornite in udienza dai testimoni, la farmacista e un cliente che si qualificò come carabiniere, sarebbero risultate imprecise e non corrispondenti alla fisionomia dell’imputato, al punto che anche il pm Schioppi ha ritenuto che non vi fossero le condizioni per chiederne la condanna. Dal suo canto il 38enne, difeso dall’avvocato Maria Assunta Baranello, ha sempre respinto le accuse. Come si ricorderà, il rapinatore era entrato poco prima della chiusura della farmacia, intorno alle 20, in una domenica di settembre del 2015, dirigendosi dietro il bancone dove si trovava la dottoressa e intimando alla stessa di non muoversi. Quindi, secondo quanto raccontato dai testimoni, mise le mani nella cassa per prelavare i contanti in essa contenuti, circa 70 euro. Al momento della rapina era presente solo un cliente che si qualificò come carabiniere per tentare di farlo desistere ma il rapinatore col viso coperto puntò il taglierino verso il volto dell’uomo per evitare che questi si potesse avvicinare e si diede alla fuga col magro bottino. Le successive indagini della Squadra Mobile portarono ad individuare il presunto autore della rapina nel 38enne M.T. che viveva ad alcune decine di metri di distanza dalla farmacia. Una perquisizione domiciliare da parte dei poliziotti avrebbe fatto saltare fuori dei taglierini la cui descrizione era compatibile con quella fornita dalla farmacista. L’uomo venne indagato a piede libero.

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