L’amore (quello Vero) di Chiara e Francesco si mescola con le emergenze della modernità, applausi del Savoia per il cast del musical

Musica e canto, immagini e colori. Hanno emozionato e divertito il pubblico del Teatro Savoia ma allo stesso tempo si sono emozionati e diverti. Gli attori “reclutati” dalle quattro parrocchie francescane di Campobasso – Sacro Cuore di Gesù, Sant’Antonio di Padova, San Giovanni Battista e San Pietro Apostolo – hanno regalato in due serate (la prima venerdì, la replica ieri sera) uno spettacolo di grande qualità inerente la storia di San Francesco e Santa Chiara, con una rivisitazione moderna e chiari riferimenti a temi attuali. La commedia musicale di Pietro Castellacci, Giampiero Belardinelli e Achille Oliva è stata ben interpretata dal cast amatoriale locale, che si è dimostrato all’altezza della situazione. Francesco, figlio di un mercante, si spoglia dei suoi abiti per vivere nella povertà, sfidando la Chiesa che inizialmente lo considera un eretico, salvo poi riconoscere il nuovo ordine composto da lui e i suoi seguaci. Chiara, figlia di nobili e amata da Francesco, spesso rappresentata come simbolo di purezza, anche attraverso la leggiadria delle ballerine sul palco, lo seguirà nella scelta di vita. Nel suo nome nasceranno le monache clarisse. Nel corso dello spettacolo sono passate in rassegna immagini riferite al mondo contemporaneo nel momento in cui sono stati toccati temi attuali, come l’emergenza ambientale e la guerra, spesso inseriti nel copione come visione del futuro, ma anche portando in scena elementi anacronistici rispetto all’epoca di Chiara e Francesco.

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