La Comunità Diocesana accoglie un nuovo sacerdote, ordinazione presbiterale per Pasquale Antonetti

Grata al Signore per il dono della vocazione tutta la comunità diocesana annuncia con gioia l’ordinazione presbiterale di Pasquale Antonetti per imposizione delle mani e la preghiera consacratoria del Vescovo della Diocesi di Termoli-Larino, mons. Gianfranco De Luca.
La solenne concelebrazione eucaristica è in programma giovedì 5 dicembre 2019 – festa liturgica di San Basso – alle 18 nella Basilica Cattedrale di “Santa Maria della Purificazione” a Termoli.
Alla liturgia di ordinazione, presieduta dal Vescovo, prenderanno parte il Presbiterio, il Rettore e l’equipe formativa del Pontificio Seminario Regionale “San Pio X” di Chieti, i seminaristi e le comunità parrocchiali. La messa sarà animata dal coro diocesano diretto dal maestro, Paolo Tarantino.
Pasquale Antonetti, 31 anni, di Termoli è cresciuto nella parrocchia del Sacro Cuore della città. È stato ordinato diacono lo scorso 28 aprile a Santa Croce di Magliano nella chiesa di Sant’Antonio di Padova. Svolgerà il suo ministero nella parrocchia di Santa Maria degli Angeli a Termoli e celebrerà la sua prima messa domenica 8 dicembre 2019, alle 18.30, nella chiesa del Sacro Cuore.

“L’ordinazione di un nuovo presbitero – afferma il Vescovo, Gianfranco De Luca – costituisce un momento di grazia per tutta la nostra Chiesa diocesana che si prepara ad accogliere un giovane che, in piena libertà, ha deciso di seguire Cristo che ha riconosciuto e creduto amore, e perciò, afferrato da Lui, ha maturato la decisione di porre la propria vita a servizio degli altri.
Questa decisione è risposta a una chiamata-attrazione dopo un cammino di verifica ed è stata confermata e accolta dalla Chiesa che, raccolta in preghiera, prega perché quanto il Signore ha messo nel cuore di Lino trovi compimento. E attraverso l’imposizione delle mani del Vescovo e dei Presbiteri verrà ordinato e aggregato nell’unico Presbiterio di questa diocesi che si impegna ad accoglierlo e custodirlo attraverso la preghiera continua e la gratitudine che si ha dinanzi ad un dono di Dio per noi.
Auguro a Lino di entrare progressivamente e in pienezza nel Dono che gli viene fatto, per poterne essere testimone credibile ma, soprattutto, per sperimentarne fino in fondo la pienezza di vita e la gioia che ne scaturiscono”.

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