Aggredì un coetaneo sulle scale della discoteca, giovane arrestato per tentato omicidio

Ore 15.30. E’ stato raggiunto da una misura cautelare agli arresti domiciliari N.S., 20enne di Venafro, indagato per tentato omicidio nei confronti di un altro giovane, 22enne originario di Fornelli, che sarebbe stato spinto per le scale al di fuori della discoteca di via Sant’Ippolito, a Isernia, oltre un mese fa. All’alba gli agenti della Squadra Mobile di Isernia hanno dato esecuzione all’ordinanza firmata dal Gip Antonio Sicuranza su richiesta del Procuratore Carlo Fucci e del Sostituto Marco Gaeta, prima della conferenza stampa di questa mattina organizzata per illustrare i dettagli dell’inchiesta. Le indagini sono partite dopo l’episodio del 10 novembre quando a seguito di un acceso confronto fra i due ragazzi appena fuori dalla discoteca, nato forse per futili motivi, il giovane di Fornelli è precipitato dalla scalinata, facendo un volo di circa 4 metri e finendo sul tetto di una Lancia Y in sosta sulla strada, battendo la testa. La vittima venne immediatamente soccorsa da alcuni amici e portato in ospedale, dove gli vennero riscontrati diversi traumi alla testa giudicati guaribili in 80 giorni. La segnalazione alla Polizia di Stato fece partire subito le indagini. Secondo quanto riferito dalla vittima agli inquirenti e stando ad alcune testimonianze, il 20enne di Venafro – probabilmente per incomprensioni nate fra i due in discoteca – avrebbe seguito il 22enne fuori al locale, lo avrebbe aggredito mettendogli le mani al collo e lo avrebbe spinto dalla scalinata, facendolo finire al di là della ringhiera e precipitare su un’auto in sosta. Al termine della ricostruzione dei fatti e alla raccolta di tutti gli elementi utili, la Procura di Isernia ha chiesto e ottenuto la misura cautelare a carico dell’aggressore evidenziando il pericolo di reiterazione di reato. L’interrogatorio di garanzia nei suoi confronti è stato fissato a lunedì 30 dicembre. “La misura ci sembra eccessiva – è il primo commento dell’avvocato Mariano Prencipe che difende il 20enne insieme al collega Danilo Leva. – L’epilogo dell’episodio appare frutto di una colluttazione e di una casualità. Leggeremo le carte per capire le reali contestazioni e chiariremo la sua posizione“.

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