Inaugurato Anno Accademico all’Unimol, Settis: “Musei non sono imprese. Siano finanziati o spariranno”

Ore 11.15. Dopo il corteo di ingresso composto da Rettori di varie università d’Italia e i direttori di tutti i dipartimenti dell’Unimol, e guidato dall’ospite speciale Salvatore Settis, noto archeologo, storico d’arte e docente di Storia cristiana medievale, è iniziata la cerimonia di inaugurazione dell’Anno Accademico dell’Università del Molise, con il coro dell’università e quello dei ragazzi del Pertini che hanno intonato gli inni nazionale ed europeo. Aula Magna stracolma per l’occasione, presenti autorità civili, religiose e militari, personale Unimol, studenti e cittadini. “Bisogna creare una raw map per creare un modello aperto per permettere alle nuove generazioni di formarsi in Molise”, ha detto il sindaco Gravina. “Creare insomma progetti innovativi all’interno dei quali ci sia un connubio tra storia, ricerca, cultura e tradizione”.

Il governatore Toma ha annunciato che a breve inizieranno gli scavi archeologici ad Agnone, Isernia e Pesche. “Non possiamo ignorare il tema del patrimonio culturale che negli anni è stato messo in secondo piano”, ha affermato Settis nel suo intervento. “Dobbiamo escludere che il patrimonio culturale sia un fatto già compiuto. Giorno per giorno la pratica non va in questa direzione. Pensiamo alla nozione del museo come istituzione. Nessuno direbbe che il museo è in procinto di sparire. Eppure molti nascono negli anni ma nessuno sa che è un ente in seria difficoltà. Il museo non vive da solo. Vive finché noi vogliamo farlo vivere. Non può autofinanziarsi altrimenti ne decretiamo la morte. Nulla salverà la bellezza se noi non salviamo il mondo. L’Università ha una grande responsibilità per quanto cnncerne la tutela del patrimonio culturale perché al suo interno ci sono personalità professionali non indifferenti, come giuristi, economisti e studiosi dell’arte”. Per il Rettore Luca Brunale è importante un sistema di rete che l’Ateneo deve instaurare con altre università e col territorio. “L’obiettivo da portare avanti con costanza è l’istituzione di un Tavolo permanente con gli studenti per creare un manifesto sui servizi per gli iscritti”.

Il Rettore ha parlato del servizio di plastic free e della raccolta differenziata già attivati all’interno dell’Ateneo. Brunale ha sottolineato l’aumento del finanziamento sul piano trasporti e ha parlato dello sport come opzione di crescita per il territorio. Ha ricordato quindi che il 10 marzo sarà assegnata la laurea ad honoris causa al coach di palavolo Giancarlo Montali Giancarlo. “Bisogna credere nelle università perché sono le sedi che permettono ai ragazzi di formarsi. Bisogna far capire che questa università è un centro di formazione utile per non far scappare i ragazzi. Pertanto è necessario il rafforzamento dell’offerta formativa”. Poi si è agganciato al problema sollevato dal professor Settis. “La valorizzazione del patrimonio culturale costituisce un pilastro importantissimo per creare turismo e lavoro”. Il Rettore ha fatto cenno agli scavi archeologici annunciati da Toma. “L’affidamento dei lavori all’Unimol costiscuire per noi un onore”. Sottolineata inoltre la trasversalità fra i dipartimenti quale punto di forza e i rapporti con la scuola, oltre che il dialogo continuo con le associazioni e gli ordini professionali. Omaggio infine alla ricercatrice molisana Francesca Colavita che fa parte del team dell’Istituto Spallanzani che ha isolato il coronavirus in Italia.

Il messaggio del sindaco Gravina.
“Con l’annuale cerimonia di apertura dell’anno accademico, l’Ateneo che ha sede nella nostra regione apre le porte e accoglie in modo fortemente significativo gli studenti, i docenti, i rappresentanti del mondo produttivo e delle istituzioni della nostra collettività mettendo in diretta correlazione il locale con la realtà accademica e scientifica nazionale. Proprio nella funzione di raccordo tra i valori e le potenzialità che risiedono sul nostro territorio e le innovazioni e le idee proveniente dall’esterno, sta la vera forza propulsiva che negli anni l’Università degli Studi del Molise ha diffuso, trasmettendo, con le sue proposte continue, la giusta energia alla società in cui si è radicata. L’Università degli Studi del Molise è un congegno che ha una meccanica fatta di sapere e conoscenze da trasmettere e la prospettiva d’azione che come Amministrazione Comunale di Campobasso sentiamo di poter condividere con questo Ateneo vuole essere incentrata su ciò che insieme e di comune accordo possiamo fare per il nostro territorio, per il suo sviluppo e per la sua necessaria valorizzazione. La stessa scelta fatta da questo Ateneo di invitare per la giornata inaugurale dell’anno accademico un esponente di riconosciuto valore internazionale nel settore della ricerca archeologica e scientifica come il professor Salvatore Settis, Accademico dei Lincei e Presidente del Consiglio Scientifico del Louvre, è di per sé la dimostrazione di una lungimirante indicazione su ciò di cui dovremo discutere sempre più coscientemente e strategicamente, nei prossimi mesi, se vogliamo concentrarci nell’individuazione dei punti di forza del nostro patrimonio da valorizzare.

La valorizzazione, in ogni settore, è strettamente collegata alla progettualità, altrimenti diventa un termine svuotato di qualunque significato. Disegnare scenari e architetture programmatiche future, attraverso la condivisione degli indirizzi operativi specifici che ogni organo della nostra società deve perseguire, appare non solo come l’atteggiamento più consono per ottenere benefici per tutta la nostra comunità, ma anche come un dovere al quale, come rappresentanti delle istituzioni, non possiamo sottrarci. Nei colloqui avuti in questi mesi con il Magnifico Rettore, Professor Luca Brunese, e con l’intero staff dirigenziale dell’Università degli Studi del Molise, abbiamo avuto modo reciprocamente di confrontarci sulla definizione di una road map operativa che da una prima fase collaborativa tra Comune e UniMol, possa, nel tempo, condurci alla strutturazione di un modello relazionale aperto ed inclusivo, che abbia ben chiaro l’orizzonte delle sfide future e delle scelte che dovranno essere fatte per permettere, soprattutto alle nuove generazioni, non solo di formarsi qui nella nostra città e in Molise, ma anche di continuare a risiedervi contribuendo alla sua crescita. Per rendere possibile quanto tutti di comune accordo immaginiamo, la carta dell’innovazione è quella sulla quale, senza azzardi ma in maniera mirata e circostanziata, appare essenziale puntare. Portando sul nostro territorio progetti innovativi da far crescere con competenza tutti insieme, ognuno facendo la propria parte, potremo costruire un’attrattività diffusa per il nostro territorio che coniughi tecnologia, ricerca, storia, cultura e tradizione. È ciò che come Comune di Campobasso abbiamo in animo di fare sin da subito ed infatti, proprio in questi giorni, abbiamo aperto un ulteriore dialogo con l’Università degli Studi del Molise chiedendole di affiancare, come partner, la nostra Amministrazione nell’innovativo sistema di trasmissione dati Li-Fi che abbiamo intenzione di sviluppare e mettere in pratica proprio nelle strutture bibliotecarie e museali presenti in città, comprese quelle universitarie. Nell’augurare a lei Magnifico Rettore e agli studenti, ai docenti, al personale tecnico e amministrativo dell’Università degli Studi del Molise, un anno accademico proficuo e stimolante, sono certo che nel futuro, ogni azione che progetteremo insieme, avrà un valore che andrà ben oltre la realizzazione del singolo progetto, perché sarà un nuovo momento di semina del quale c’è bisogno per riprendere a far crescere il nostro territorio.”

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