Il Coronavirus stravolge le festività della Settimana Santa: niente processione del Venerdì, Messe in diretta tv. Eucarestia a domicilio

Ore 19. Il 10 aprile non ci sarà la tradizionale processione del Venerdì Santo a Campobasso con le struggenti note del Teco Vorrei e migliaia di persone in corteo. L’emergenza Coronavirus ha stravolto anche la vita liturgica e dei fedeli, e con i rapporti sociali ridotti quasi a zero per ragioni di sicurezza la Settimana Santa, ossia quella della domenica di Pasqua, ne subirà le dirette conseguenze. Almeno fino a metà aprile le funzioni pubbliche sono vietate. Pertanto già ora la Chiesa e le Diocesi territoriali si affidano per lo più ai mezzi di comunicazione per restare collegate alla comunità. La Diocesi di Campobasso, così come le altre del Molise, hanno recepito le nuove direttive. La domenica la Messa viene svolta a porte chiuse, con un parroco che funge da celebrante, un assistente a debita distanza, una persona addetta alla parte musicale (l’organista) e un operatore incaricato di registrare o riprendere la funzione in diretta tv.

Stesso metro sarà utilizzato per la Domenica delle Palme, per la Veglia Pasquale di sabato e per il giorno di Pasqua. Il Venerdì Santo niente processione. I parroci molisani, o almeno una parte di loro, su imitazione del Papa che quest’anno celebrerà il tradizionale “cammino” da solo, a San Pietro, daranno vita a singole “Via Crucis” nelle chiese di riferimento, in assenza di fedeli. La “Missa in coena domini” del Giovedì Santo si svolgerà a porte chiuse, mentre la Messa Crismale del giorno prima è rinviata a settembre. Per quanto riguarda l’Eucarestia, l’ostia benedetta viene portata a domicilio dai parroci solo in casi eccezionali – ad esempio ai malati – e con le dovute precauzioni, ossia indossando mascherine e guanti e lasciandola in un punto di comune accordo davanti all’ingresso. Stop anche alle confessioni. Come già annunciato dal Papa, in questo periodo di “clausura” forzata viene concessa l’indulgenza plenaria.

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