Morì dopo rissa sotto casa, pm e gip hanno deciso: fu un malore, nessun colpevole

Nessun colpevole, fu un malore a stroncare Mauro Lupicino, 46enne di Campobasso, la notte del 17 novembre 2017 al termine di una rissa sotto la sua abitazione. Il gip del Tribunale di Campobasso Veronica D’Agnone, su richiesta del pm Gallucci, ha disposto l’archiviazione del procedimento per omicidio preterintenzionale che era stato aperto a carico di un 32enne del capoluogo, M.B. pregiudicato. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, il giovane accompagnato da due amici si recò sotto l’abitazione della vittima per chiedere la restituzione di un acconto che avrebbe versato al 46enne per l’acquisto di una moto, mai pervenuta. La moglie dell’uomo uscì per affrontare il 32enne, probabilmente negandogli la restituzione del denaro e telefonando il marito dopo aver minacciato di chiamare i Carabinieri. Lupicino, sceso davanti all’ingresso di casa, dopo un acceso confronto iniziò una colluttazione con il 32enne e a seguito di una serie di colpi reciproci stramazzò a terra, accusando un malore. Nonostante l’arrivo del 118 e la corsa in ospedale, si registrò il decesso del 46enne. La Procura dispose l’autopsia sulla salma della vittima. Al termine delle indagini, ascoltati testimoni e protagonisti dell’episodio, sarebbero emerse due versioni contrastanti, per lo più su chi avesse dato inizio all’aggressione. Alla luce delle stesse, oltre che di referti medici e autopsia, che avrebbero comunque confermato uno scambio di colpi, pm e giudice hanno rilevato l’impossibilità a sostenere l’accusa.

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