Decreto Conte, dal 18 maggio tornano a lavoro parrucchieri, ristoratori e baristi: parola del presidente Toma

Dal 18 maggio in Molise riapriranno tutte le attività commerciali che saranno consentite dal Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di prossima approvazione. A garantirlo è stato il governatore Donato Toma, da noi raggiunto telefonicamente e intervendo a “Mi manda Rai Tre” questa mattina. Secondo quelle che sono le ipotesi nazionali, via libera dunque alle riaperture al pubblico di negozi di abbigliamento e di altri prodotti, parrucchieri, centri estetici, ma anche bar e ristoranti. Tutto, ovviamente, seguendo in maniera ferrea le disposizioni anti contagio, dal distanziamento sociale all’uso di mascherine, fino al numero massimo consentito di presenze contemporanee nella singola attività. Proprio su questo però, lamenta Toma, “siamo in attese delle linee guida. Senza indicazioni precise dal Governo come fanno i commercianti a mettersi in regola?“. Per il presidente della Regione non ci sono ragioni per continuare il lockdown sulle attività, almeno per quelle che non comportano assembramenti seguendo particolari disposizioni. E il boom di casi a Campobasso non è motivo per fare passi indietro. “I positivi al Covid-19 sono tutti individuati e il contagio è stato circoscritto. I contatti stretti sono in isolamento. Ci sono 400 persone sorvegliate. Stiamo effettuando i test sierologici a chi è rientrato da fuori regione e già in quarantena come imposto da mia ordinanza. Stiamo toccando quota 10mila tamponi. A mio avviso la situazione è sotto controllo. E’ chiaro che questa impennata di contagi fa scalpore in pochi giorni. Ma non dimentichiamoci che siamo fra le regioni cone meno contagi d’Italia e attualmente con solo una persona in terapia intensiva“. Toma ha anche assicurato che, grazie al lavoro di concerto fra Prefettura, forze dell’ordine e amministrazione locale, sono attiviti controlli serrati e quotidiani per contrastare la violazione della quarantena da parte dei soggetti contagiati e in isolamento. Sul “lockdown alla tedesca”, ossia le chiusure imposte per singolo comune o aree in base al numero in aumento di contagi in una settimana il presidente si mostra favorevole. “Misura che mi piace ma d’altronde i sindaci possono già emettere apposite ordinanze e diversi amministratori molisano hanno adottato provvedimenti ad hoc per la sicurezza della cittadinanza. Credo che, in merito, debbano avere più coraggio quando necessario“.

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