“Il mio nome è Tempesta”, lo spettacolo “firmato” Molise su Giacomo Matteotti fa il giro dei teatri italiani

Oggi l'omaggio per il 96esimo anniversario della sua uccisione per mano di squadristi fascisti

L’Associazione ACT (Arti, Cinema e Teatro) di Campobasso rende omaggio a Giacomo Matteotti, in occasione del 96° anniversario della sua morte, avvenuta il 10 giugno 1924. Una data, quella del rapimento e dell’uccisione del deputato e segretario del Partito Socialista Unitario da parte di un gruppo di squadristi fascisti, guidati da Amerigo Dumini, che rappresenta uno spartiacque della storia italiana del Novecento. Pochi giorni prima, il 30 maggio 1924, nel suo celebre intervento alla Camera dei Deputati, Matteotti aveva attaccato duramente Benito Mussolini, denunciando i brogli elettorali, le intimidazioni e i pestaggi che avevano caratterizzato le votazioni del 6 aprile 1924 che avevano portato al potere il Partito fascista, arrivando a chiedere l’annullamento delle votazioni “inficiate dalla violenza”. In maniera parallela all’attività politica, da giornalista, il deputato aveva svelato una vicenda ancora più scottante: le presunte tangenti pagate dalla compagnia americana Sinclair Oil per ottenere la concessione delle trivellazioni petrolifere in Italia. Una storia pericolosa, che Matteotti aveva ricostruito in un articolo indirizzato alla rivista ‘English Life’ e della quale aveva parlato con la moglie, la poetessa Velia Titta, salutandola pochi minuti prima del rapimento. Un ricordo e un omaggio che si inseriscono nell’ambito delle celebrazioni per la morte di Matteotti, da parte della compagnia che ha curato l’allestimento dello spettacolo teatrale ‘Il mio nome è Tempesta. Il delitto Matteotti’, prodotto da ACT, in coproduzione con la Fondazione Molise Cultura e con il sostegno dell’Amministrazione comunale di Campobasso. Scritto dalla giornalista Carmen Sepede, diretto da un regista di fama nazionale quale Emanuele Gamba e interpretato dagli attori Diego Florio, Marco Caldoro, Domenico Florio, Aldo Gioia e Piero Grant, lo spettacolo, prima dello scoppio della pandemia da Covid-19, avrebbe dovuto debuttare al Teatro Savoia di Campobasso in prima nazionale dal 25 al 27 marzo 2020, per essere poi rappresentato al Teatro ‘Fulvio’ di Guglionesi e all’Auditorium ‘Unità d’Italia’ di Isernia. Dopo le date molisane l’avvio di una tournée nei principali teatri italiani, con appuntamenti dedicati anche agli studenti, vista la forte valenza civile e didattica del progetto. Oggi, 10 giugno 2020, era in programma una rappresentazione a Roma, in un importante appuntamento istituzionale organizzato in collaborazione con la Fondazione Giacomo Matteotti, che ha concesso il patrocinio allo spettacolo. Un grande riconoscimento, a cui ha fatto seguito il patrocinio arrivato dal Comune di Fratta Polesine, il paese in provincia di Rovigo che diede i natali al deputato del PSU, dove pure lo spettacolo sarà portato. Appuntamenti tutti rimandati – anche quello di oggi nella capitale – a causa dell’emergenza Coronavirus che ha investito l’Italia, determinando la chiusura dei teatri e imponendo rigorose misure di distanziamento sociale. Sono in fase di riprogrammazione e saranno presto comunicate le nuove date delle rappresentazioni, in Molise e sull’intero territorio nazionale, a partire dal debutto al Savoia.

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