Horizon 2020, gli esperti della Commissione Europea incontrano gli Stati Generali delle donne

Pomeriggio ricco di informazioni su uno dei programmi europei più importanti e complessi: l’Horizon 2020- lo comunica Giuditta Lembo, Consigliera di Parità delle Province di Campobasso e Isernia – “Sono soddisfatta dell’incontro in webinar con il Dott. Angelo Marino, capo Unità presso la Commissione Europea, orgogliosamente molisano, una eccellenza professionale molisana all’estero. Un pomeriggio di approfondimenti sull’uguaglianza di genere nell’ambito del progamma Horizon 2020. Esaustivo l’intervento di Angelo Marino, che ha illustrato come in Horizon 2020 il genere è una questione trasversale e viene integrata in ciascuna delle diverse parti del programma di lavoro, garantendo un approccio più integrato alla ricerca e all’innovazione. Tre obiettivi sono alla base della strategia sulla parità di genere in Horizon 2020:
1) Promuovere l’equilibrio di genere nei gruppi di ricerca, al fine di colmare i divari nella partecipazione delle donne.
2) Garantire l’equilibrio di genere nel processo decisionale, al fine di raggiungere l’obiettivo del 40% del sesso sottorappresentato nei panel e nei gruppi e del 50% nei gruppi di consulenza.
3) L’integrazione della dimensione di genere nei contenuti di ricerca e innovazione (R&I) contribuisce a migliorare la qualità scientifica e la rilevanza sociale della conoscenza, della tecnologia e/o dell’innovazione prodotte.
In molti argomenti del programma di lavoro, si richiede esplicitamente che i candidati tengano conto delle esigenze e dei comportamenti delle donne e degli uomini. Inoltre, i beneficiari delle sovvenzioni si impegnano a promuovere le pari opportunità e una partecipazione equilibrata di donne e uomini a tutti i livelli nei gruppi di ricerca e innovazione e nelle strutture di gestione.Tutto ciò in linea con quanto il Consiglio invita a fare agli Stati membri dell’UE e le organizzazioni di finanziamento della ricerca ossia fornire incentivi per incoraggiare gli istituti di istruzione superiore e le organizzazioni di ricerca a rivedere o sviluppare strategie di mainstreaming di genere e/o piani per la parità di genere e a mobilitare risorse adeguate. Tre obiettivi sono alla base della strategia della Commissione europea sulla parità di genere nella politica di ricerca e innovazione:
Promuovere la parità nelle carriere scientifiche;
Garantire l’equilibrio di genere nei processi decisionali e negli organi;
Integrare la dimensione di genere nei contenuti della ricerca e dell’innovazione, tenendo conto cioè delle caratteristiche biologiche e delle caratteristiche sociali delle donne e degli uomini.
Mentre il programma Horizon 2020 porterà avanti ancora di più nel 2021 il gender equality, in Italia ancora ci si vede costrette a chiedere la proroga della Legge Golfo-Mosca per garantire la presenza femminile nei CdA, ancora si rivendica la presenza femminile nelle Giunte regionali, ancora si chiede un piano urgente per l’occupazione femminile, incentivi per l’autoimprenditorialità, la parità salariale e contributiva, i bilanci di genere, la tutela contro ogni forma di violenza, la meritocrazia al femminile, la presenza femminile ai tavoli dove si programma il futuro del Paese, etc… Prossimamente si voterà in diverse Regioni italiane e le donne hanno l’opportunità di esserci e di contare, e come diceva Borsellino ” La Rivoluzione si fa nelle piazze con il popolo, ma il cambiamento si fa dentro la cabina elettorale con la matita in mano…”.

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