Presso la Sala Alphaville in Via Muricchio a Campobasso si è tenuto l’incontro di formazione sul Reddito di Cittadinanza, dedicato agli aspetti normativi, gestionali e operativi per l’attivazione dei Progetti Utili alla Collettività. A dirigere le attività di formazione durante tutto l’arco della giornata è stato il dott. Alessandro Ciglieri, formatore ed esperto di progettazione sociale e programmazione locale. A fare gli onori di casa sono intervenuti, oltre al sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, l’assessore alle Politiche Sociali, Luca Praitano, il dirigente del settore, dott. De Marco, e il presidente della Commissione Consiliare Politiche Sociali, Rosanna Coccagno. Presenti in sala, nel pieno rispetto delle normative previste per questo genere di incontri in periodo Covid-19, i 26 rappresentanti delle amministrazioni comunali che afferiscono all’Ambito Territoriale Sociale e che hanno come Comune capofila Campobasso. Connessi online, invece, i referenti del Centro per l’Impiego. In totale sono 1.796 i beneficiari di Reddito di Cittadinanza residenti nei 26 Comuni dell’Ambito Sociale. Il reddito di cittadinanza è stato ed è tutt’oggi motivo di discussione nell’opinione pubblica, soprattutto perché alcuni cittadini ritengono sia ingiusto che le persone percepiscano denaro a prescindere, senza un ritorno per la comunità.
“Purtroppo, in genere, chi fa questo tipo di affermazioni parla senza avere una reale visione d’insieme della situazione e questo porta a considerazioni completamente errate sulla reale efficacia di questo intervento – ha voluto specificare l’assessore Praitano, – ritenendo che il caso della persona beneficiaria che magari si conosce personalmente e che non ha nessuna intenzione di essere utile per la comunità sia il modello di chiunque abbia diritto al RDC, ignorando, invece, che molti cittadini, nel silenzio e nell’indifferenza, soffrono e subiscono una situazione di disagio. A queste persone, ai beneficiari del reddito di cittadinanza deve essere data una possibilità per riscattarsi e per sentirsi partecipi nel proprio contesto sociale e l’impiego nei progetti di utilità collettiva, c.d. PUC, ha esattamente questo scopo. L’incontro formativo che abbiamo organizzato e che è stato curato dal dottor Ciglieri – ha aggiunto Praitano – è stato rivolto a tutti i sindaci e agli operatori del sociale dei comuni appartenenti all’Ambito Territoriale Sociale di Campobasso, ed è servito per offrire tutti gli strumenti operativi necessari per cominciare finalmente a realizzare progetti di utilità sociale che coinvolgano i beneficiari del “reddito” in un’ottica di restituzione alla comunità e, al contempo, di empowerment personale, attraverso l’impiego in mansioni che possano da un lato offrire un servizio pubblico e dall’altro accrescere le capacità e le competenze delle persone coinvolte. Il Comune di Campobasso ha intenzione di attivare i primi progetti in tempi brevi, sperimentando dei modelli che si vogliono replicare e implementare, con l’obiettivo di accrescere il senso di partecipazione alla vita pubblica in maniera solidale.”
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