Rientro a scuola, robot sostituirà l’alunno positivo al Covid. Strumento all’avanguardia alla D’Ovidio. FOTO E VIDEO

Un drone-robot sostituirà in classe lo studente positivo al Covid-19 costretto a restare a casa in isolamento. E’ uno degli strumenti all’avanguardia che la scuola elementare e media “D’Ovidio” di Campobasso è pronta a mettere in campo qualora si configuri lo scenario di un ragazzo contagiato, che potrà seguire la lezione senza essere fisicamente presente. Una chicca resa possibile dal progetto “Dovì” pensato qualche anno fa, in tempi pre Covid, per quegli studenti che non possono frequentare le lezioni in presenza.

Questa mattina siamo entrati nella struttura di piazza della Repubblica per osservare le misure messe in campo da una delle principali scuole del capoluogo, in vista della riapertura del 14 settembre, dove il dirigente Luigi Confessore e alcuni docenti ci hanno accolto e guidato all’interno delle aule. Corridoi con percorsi bidirezionali divisi, banchi mono posto distanziati, gel igienizzanti all’ingresso dell’edificio e in altri punti strategici, indicatori a terra: c’è tutto quello previsto dalle disposizioni ministeriali. Mancano solo i cartelli-promemoria con le principali regole da seguire, ormai note a tutti, che saranno affissi nelle prossime ore.

Nel weekend nuova sanificazione prima del suono della prima campanella dell’anno. “Non è stato facile ma grazie alla collaborazione di tutti possiamo dirci pronti ad affrontare questo anno scolastico“, ci ha riferito il dirigente che ci ha mostrato l’organizzazione dell’attività didattica. Niente ricreazione nei corridoi, gli studenti dovranno restare in classe durante la pausa. L’accesso al bagno sarà consentito solo in alcune ore centrali e vi potranno entrare massimo due studenti alla volta, mentre eventuali ragazzi in attesa dovranno attendere fuori, in fila, rispettando le distanze. Considerando quattro aule su ogni corridoio, al termine delle lezioni gli studenti usciranno da scuola con intervalli di 5 minuti fra una classe e l’altra: in particolare due classi passeranno per l’ingresso principali, le altre due dall’uscita di emergenza. In caso di studente con sintomi sospetti, lo stesso sarò accompagnato in una stanza isolata posta nei pressi dell’uscita di emergenza, in attesa dell’arrivo di un genitore che arriverà a prelevarlo.

In caso di positività di uno studente scatterà automaticamente il protocollo di sicurezza, con l’isolamento fiduciario dell’intera classe in attesa del tampone per tutti. Qualora il caso di Covid-19 sia limitato a uno studente (o a pochi studenti), entrerà in gioco il robot che diventerà l’occhio del ragazzo costretto all’isolamento domiciliare e che potrà essere telecomandato a distanza. Stessa cosa se un docente dovesse risultare positivo. La D’Ovidio, di questi strumenti, ne ha a disposizione tre. In caso di una intera classe in quarantena si adotterà la didattica a distanza, già ampiamente sperimentata durante il lockdown. “Mi auguro che non debba servirci – commenta Confessore – ma se dovesse accadere una simile eventualità, grazie al lavoro svolto negli ultimi anni oltre che nelle ultime settimane, saremo pronti ad affrontarla“.

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