Referendum, urne aperte oggi e domani. Si vota anche per il sindaco in 20 comuni molisani. Il vademecum

Giornata di election day anche in Molise dove da questa mattina alle ore 7 fino alle 23 e domani dalle 7 alle 15 urne aperte in tutti i comuni per votare il referendum sul taglio dei parlamentari e in 20 comuni i cittadini sono chiamati anche al voto per l’elezione del sindaco e il rinnovo del consiglio comunale. I cittadini aventi diritto al voto devono aver compiuto il 18esimo anno di età e devono recarsi ai seggi muniti di documento di riconoscimento e tessera elettorale.

Amministrative.
Sono 20, di cui 11 in provincia di Campobasso (Bojano, Bonefro, Casalciprano, Cercepiccola, Lupara, Montenero di Bisaccia, Pietracatella, Pietracupa, Provvidenti, Roccavivara, San Giuliano del Sannio) e 9 in quella di Isernia (Agnone, Conca Casale, Montenero Valcocchiara, Poggio Sannita, Pozzilli, Roccasicura, Sant’Angelo del Pesco, Santa Maria del Molise e Sesto Campano) i comuni molisani dove oggi e domani si voterà per le elezioni amministrative. Sono 40.927 in totale gli elettori, di cui 24.192 in provincia di Campobasso e 16.735 in quella di Isernia (dati Ministero dell’Interno). Il Comune con il maggior numero di elettori è Bojano (8.019), quello con il numero più esiguo Conca Casale (186). Non è previsto il ballottaggio in quanto i Comuni sono tutti al di sotto dei 15mila abitanti, pertanto ad essere eletto sindaco sarà il candidato che otterrà almeno un voto in più rispetto ai suoi avversari.

Referendum.
Il quesito referendario a cui sono chiamati a votare tutti gli elettori molisani che si rechano alle urne è il seguente: “Approvate il testo della legge costituzionale concernente «Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari», approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 240 del 12 ottobre 2019?”. Nella sostanza se l’elettore voterà Sì darà il proprio consenso alla riduzione dei parlamentari, e in particolare da 630 a 400 alla Camera dei Deputati e da 315 a 200 al Senato. La riduzione riguarderà anche i parlamentari eletti nella circoscrizione estera che passerebbero da 18 a 12. Se voterà No negherà il proprio consenso.

Come si vota.
Per quanto riguarda le Ammministrative, la scheda utilizzata è di colore azzurro ed è possibile esprimere il proprio voto:
– tracciando con la matita copiativa un solo segno sul nome del candidato alla carica di sindaco o sul rettangolo che contiene il nome stesso, attribuendo così il voto solo al candidato sin­daco;
– tracciando un solo segno sul simbolo di una delle liste collegate ad uno dei candidati a sindaco, attribuendo così il voto sia alla lista sia al candidato sindaco collegato;
– tracciando un segno sia su uno dei simboli della lista che sul nominativo del candidato alla carica di sindaco collegato alla lista votata, attribuendo il voto tanto al candidato sindaco che alla lista.
Inoltre, quando si intende votare anche un candidato consigliere:
– aggiungendo la preferenza del consigliere (o dei consiglieri) scrivendone nome e cognome – o solo il cognome se non ci sono altri candidati col cognome medesimo – negli spazi caratterizzati dai puntini, sotto al nome del candidato sindaco. Nei comuni fino a 5mila abitanti si può esprimere una sola preferenza. Nei comuni sopra i 5mila abitanti e fino a 15mila è possibile esprimere due preferenze (nella formazione delle liste deve essere rispettato anche il criterio delle quote rosa). Non è consentito il voto disgiunto.
Per quanto riguarda il Referendum, basterà tracciare una croce sul SI o una croce sul NO in base alla propria scelta.

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