Festa dell’Unità nazionale, coronavirus nemico comune. “Forze armate al servizio della coesione”

Come ormai ci si è abituati in questo anno particolare segnato dalla pandemia, anche oggi in occasione della Giornata delle Forza Armate e dell’Unità nazionale, istituita nel 1919 per commemorare la vittoria dell’Italia nella prima guerra mondiale, la tradizione è stata onorata con cerimonie sobrie in tutta la regione per evitare assembramenti. Autorità civili e militari hanno reso omaggio ai Caduti con la deposizione di una corona d’alloro ed è stato letto il messaggio del Capo dello Stato che ha rivolto un pensiero alle forze armate impegnate nelle missioni internazionali e in prima linea anche nella lotta al coronavirus e nella coesione nazionale.

Il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, intervenendo alla cerimonia che si è tenuta, nel pieno rispetto delle norme dettate dall’emergenza sanitaria in corso, presso il Monumento dei Caduti a Campobasso, ha rilasciato un suo personale messaggio: “Sentirsi uniti come nazione è quello che ci serve per superare i momenti difficili della storia. Quello che stiamo vivendo è forse il periodo più complicato, socialmente ed economicamente, che il nostro paese, dal dopoguerra, si sia ritrovato a dover affrontare. I sacrifici e le rinunce che hanno riguardato ognuno di noi dall’inizio di questo 2020, non potranno però sfibrare il senso di profonda appartenenza al nostro Stato per il quale, nel corso dei tempi, tanti uomini e donne, rappresentanti delle Forze Armate, hanno dato la propria vita.

La giornata di oggi 4 novembre – Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate – ci riporta all’essenza di ciò che vuol dire essere italiani, chiedendoci il superamento di ogni divisione e diatriba interna, non per omologarci ad un pensiero unico, ma per ribaltare insieme una situazione di assoluta emergenza epidemiologica che rischia di procurare altre profonde divisioni e lacerazioni nel nostro tessuto sociale ed economico. Ferite sulle quale non va sparso sale ma che, invece, con un’obiettiva assunzione di responsabilità, dobbiamo curare con attenzione e sensibilità, noi istituzioni in primo luogo, chiedendo il sostegno e la collaborazione di ogni parte politica e sociale. Ad accompagnare il nostro paese in questo difficile percorso, abbiamo la certezza che vi saranno sempre gli uomini e le donne delle nostre Forze Armate che con il loro operato, professionale e sempre più specializzato, hanno mostrato di saper agire avendo ben in mente, prima di ogni altra cosa, il valore dell’unione delle diverse componenti che costituiscono la nostra Repubblica.”

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