Drug Market, l’Appello fa uno ‘sconto’ ai gestori dello spaccio, dimezzate le pene inflitte a febbraio

La Corte d’Appello di Campobasso ha riformato le pene di diversi indagati coinvolti nell’inchiesta antidroga “Drug Market” condotta dal Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Campobasso e che l’11 marzo 2019 portò all’esecuzione di 11 misure cautelari. Secondo un rito reintrodotto alcuni anni fa, previsto dall’art. 599 bis del Codice di procedura penale che costituisce una forma impropria di patteggiamento in secondo grado attraverso il quale la difesa rinuncia almeno in parte ai motivi di appello ottenendo uno sconto di pena, i giudici del Palazzo di Giustizia di Campobasso hanno ritoccato al “ribasso” le condanne, e in particolare, per quanto concerne i principali indagati dell’inchiesta, seguiti dagli avvocati dello studio legale Verde: Filomena Durante 4 anni e 4 mesi di reclusione (8 anni e 6 mesi in primo grado), Cristian De Vanni 3 anni e 8 mesi (6 anni e 8 mesi in primo grado), Giuseppe De Vanni 3 anni e 4 mesi (6 anni in primo grado), Emanuele De Vanni 3 anni e 6 mesi (6 anni e 1 mese in primo grado). Anche altri che avevano avuto ruoli più marginali secondo gli inquirenti e che avevano definito la loro posizione a febbraio di quest’anno davanti al gup D’Onofrio hanno ottenuto una riduzione di pena. L’operazione dei Carabinieri fece riscontrare un diffuso fenomeno di consumo di cocaina nel capoluogo molisano supportato da quello che era considerato un sodalizio criminale composto principalmente dagli esponenti di due famiglie locali che, avvalendosi di numerosi soggetti “affiliati” e di parenti e amici, avevano spacciato lo stupefacente con un sistema ben collaudato, in tutta la città. Frequenti i viaggi registrati dai militari con cui la cocaina veniva trasportata da San Severo e Caserta dagli affiliati e consegnata a domicilio direttamente nella base logistica di Campobasso. Il “mercato”, come accertato dai Carabinieri attraverso la predisposizione di telecamere nascoste, era stato allestito all’interno degli appartamenti di alcuni indagati dove, ad ogni ora del giorno e della notte, decine e decine di acquirenti si recavano per acquistare la droga.

Exit mobile version