Neuroriabilitazione arti superiori, al Neuromed in azione Aramis, l’esoscheletro che aiuta il paziente ad addestrare braccia e gambe

La funzionalità di un braccio o quella di una mano sono elementi essenziali per la vita di un individuo. Aspetti altrettanto fondamentali sono costituiti dal recupero dell’autosufficienza e dal reinserimento nella società dopo che una lesione del sistema nervoso ha causato una disabilità rilevante. In questa prospettiva, l’Unità Operativa di Neuroriabilitazione dell’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli fa un nuovo passo in avanti per aiutare i pazienti nei quali, a seguito di un ictus o di altre lesioni nervose centrali o periferiche, i movimenti di un arto superiore siano stati compromessi. Il sistema robo-meccatronico ARAMIS prende il suo nome da uno dei tre moschettieri del celebre romanzo di Alexandre Dumas. Acronimo di “Automatic recovery arm motility informatized station”, con il moschettiere ha un forte punto in comune: il valore del braccio. E proprio per ridare forza e valore al braccio che Neuromed schiera questo nuovo dispositivo. Composto da due esoscheletri simmetrici, uno per ciascun arto superiore, permette l’esecuzione di esercizi riabilitativi, assistiti da un complesso software che analizza in tempo reale le condizioni del paziente interagendo continuamente anche con gli operatori. Il paziente, in dettaglio, siede all’interno del dispositivo e le sue braccia vengono fissate ad esoscheletri, che le avvolgono e faranno in modo di interpretare i suoi movimenti e di accompagnarli in modo da ripristinare le funzionalità attraverso l’addestramento. Il paziente è inoltre proiettato in una realtà virtuale attraverso uno schermo dove sono collocati oggetti con i quali il paziente deve interagire mentre l’arto è guidato dall’esoscheletro. La possibilità di manipolare oggetti virtuali fornisce al paziente spinte motivazionali che migliorano l’effetto del trattamento neuroriabilitativo. Il tutto sotto la costante supervisione degli operatori, che seguiranno il programma specifico deciso dai clinici con il supporto di un sofisticato software. “ARAMIS – dice il dottor Ennio Iezzi, responsabile dell’Unità di Neuroriabilitazione – è un sistema innovativo capace di rispondere alle molteplici esigenze che si incontrano nel percorso neuroriabilitativo del paziente. I sistemi robotici, in genere, necessitano della conservazione di un minimo residuo motorio a livello dell’arto colpito, tale da consentire al sistema robotico di analizzare il movimento che si vuole compiere ed assisterlo con l’ausilio di un esoscheletro. Con Aramis, invece, è possibile approcciare il trattamento neuroriabilitativo anche nei pazienti con completa assenza di movimento a livello dell’arto superiore. Semplicemente, l’esoscheletro che guida l’arto plegico impone dei movimenti che hanno le stesse caratteristiche (velocità, ampiezza, accelerazione e forza) del movimento eseguito con l’arto sano. Con questa acquisizione Neuromed amplia e perfeziona l’offerta neuroriabilitativa, accelerando il recupero funzionale e restituendo il paziente ad una vita più autonoma, con un importante impatto positivo sulle sue interazioni sociali”.

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