La piazza dello spaccio si apre ai nordafricani, eroina e cocaina sequestrate durante una perquisizione della Sezione Operativa dei Carabinieri

Ore 17. Lo spaccio nel cuore della movida campobassana non parla più solo molisano. Gli scenari negli ultimi tempi stanno cambiando e la pandemia è solo l’ultimo degli eventi che ha accelerato il ricambio degli attori in campo. Se da una parte stanno avanzando le nuove leve, dall’altra il mondo della droga locale sta prestando il fianco a gruppi di extracomunitari che, non trovando collocazione in un contesto chiuso alle opportunità di lavoro e segnato da diffidenze verso lo straniero acuite dall’emergenza Covid, stanno sfruttando il reboot in atto per occupare una casella importante tra i fornitori di stupefacenti della città. I sospetti sul tentativo di prendere il predominio su una parte importante della piazza locale avrebbero trovato conferma nell’ultima operazione dei militari della Sezione Operativa dei Carabinieri della Compagnia di Campobasso agli ordini del Capitano Antimo Ventrone. Nel corso di una perquisizione mirata in un appartamento che affaccia sulla principale strada della movida, via Ferrari, gli uomini dell’Arma avrebbero pizzicato due giovani sudafricani con la ‘passione’ per lo spaccio, peraltro già noti alle cronache campobassane, intenti a dare seguito alla loro quotidiana attività al di fuori della Legge. All’interno dell’abitazione, in presenza dell’avvocato dei due extracomunitari, i militari hanno rinvenuto 9 grammi di cocaina e 16 di eroina, materiale per la preparazione e il confezionamento, oltre che ulteriori 6 grammi di eroina addosso ad uno dei due, tutti suddivisi in dosi – complessivamente una ventina – e quindi pronte per essere piazzate. La droga è stata posta sotto sequestro e i due giovani accompagnati presso la Caserma di via Mazzini. Al termine delle formalità di rito, nonostante gli elementi raccolti e il quantitativo di stupefacente rinvenuto, forse complice l’attuale situazione carceraria legata ai sovraffollamenti e all’emergenza coronavirus, il magistrato non ha ritenuto opportuno di disporre l’arresto dei due pusher. Entrambi sono stati denunciati a piede libero.

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