“Donne molisane al timone”, premiati gli uomini illuminati e le eccellenze femminili della regione

Sono diversi gli uomini illuminati e le eccellenze femminili molisane e di fuori regione premiati nel corso della seconda edizione della manifestazione “DONNE MOLISANE AL TIMONE”. L’evento, promosso dalla Consigliera di parità, Giuditta Lembo, si è tenuto online (meet.google.com/hov-axue-fda). L’iniziativa ha visto coinvolta in questa II^ edizione la Provincia di Isernia con la presenza del presidente Alfredo Ricci, dopo che nella prima edizione era toccato, ad agosto scorso, alla Provincia di Campobasso. Il premio è inteso come un ringraziamento a donne, uomini e associazioni molisane di talento che si sono particolarmente distinti nei più disparati settori della vita sociale, professionale, economica, culturale della regione. La II^ edizione ha previsto un premio alla “Memoria” che la Lembo ha voluto dedicare alla ex collega della Provincia di Isernia Tina Fiorenzo, scomparsa lo scorso anno, e ritirato dal marito Gianni Tartaglione e dalla figlia, l’onorevole Annaelsa Tartaglione. Inoltre sono stati premiati: l’Ordine dei Giornalisti del Molise, il cui premio è stato ritirato dal presidente Enzo Cimino, l’Ordine dei Medici di Isernia, tramite il presidente Fernando Crudele mentre per il Segretariato della Sezione regionale del Molise FIMP (Federazione Italiana Medici Pediatri Molise) l’onore è toccato a Donato Meffe.

Per la sezione “Eccellenze molisane al femminile” i premi sono stati conferiti alle seguenti candidate: Celeste Condorelli (amministratrice delegata del Gemelli Molise), Elisabetta Trenta (già Ministro della Difesa), Vittoria Doretti (responsabile ed ideatrice del Protocollo Operativo “Codice Rosa”, dedicato alle vittime della violenza di genere e dei crimini di odio, recepito nelle Linee guida nazionali), Antonella Cortese (criminologa e psicologa impegnata nella tutela dei diritti dei militari e delle forze dell’ordine), Virginia Ciaravolo (psicoterapeuta, criminologa e presidente dell’associazione “Mai più violenza infinita”), Emilia Petrollini (già dirigente della Regione Molise), Maria Stella Rossi (scrittrice), Serena Di Nucci (imprenditrice), Gioconda Marinelli (scrittrice), Rita Marcogliese (imprenditrice), Carmelina Colantuono (imprenditrice e custode della transumanza), Michela Anziano (presidente associazione “Un filo che unisce”), Ida Di Ianni (scrittrice, direttrice editoriale della Volturnia), Maria Monaco (funzionaria della Provincia di Isernia), Teresa Ascione (presidente cooperativa “Creazioni Moda”), Mariantonietta Di Nardo (presidente associazione “Mamme, salute e ambiente” di Venafro), Marianna Considerato (presidente associazione “Oltre la vita”), Rossella D’Orsi (responsabile del SIPROIMI/ SAI di Venafro che si occupa dell’accoglienza di richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale). Per la sezione “Uomini illuminati” i premi sono stati conferiti a: Enzo Di Giacomo (presidente Tribunale di Isernia), Francesco Laratta (già parlamentare e amministratore Ismea, ente economico del Governo che si occupa di credito per le imprese agricole), Maurizio Gasperi (endocrinologo e professore Cattedra di Endocrinologia Laurea di medicina e Chirurgia-Università degli Studi del Molise), Fernando Galasso, Giuseppe Galasso e Andrea Galasso (studio commerciale), Pasqualino De Mattia (presidente associazione MeToo, responsabile campagna di comunicazione “Non ti amo da morire”), Giorgio Gagliardi (responsabile progetto “Creazioni Moda”), Gianni Alfano (segretario regionale del sindacato di Polizia Coisp Molise). Per la sezione eccellenze molisane il premio è stato conferito a: Claudio Papa (imprenditore – amministratore dell’azienda “Dolceamaro”), all’Arte del Tombolo di Isernia e al Comune di Isernia rappresentato dal sindaco Giacomo D’Apollonio, a Marco Giuseppe Pasquarella (presidente Confassociazioni Molise e visual merchandising).

Il segretario del Coisp, Alfano: “Dedico il premio alla mia famiglia”.
Tra le eccellenze premiate in data odierna dalla Consigliera di Parità Giuditta Lembo c’è anche il Sostituto Commissario della Polizia di Stato Giovanni Alfano, nato a Campobasso il 16.08.1969 ed in servizio presso la Scuola Allievi Agenti della Polizia di Stato di Campobasso, che ha rivestito e riveste, da circa 10 anni, importanti ruoli nell’organizzazione sindacale CO.I.S.P., in particolare, dal 2013 riveste la carica di segretario generale regionale del Molise. Un impegno sempre svolto libero dal servizio senza distacco o cumulo sindacale al pari, quindi, di attività di volontariato. Si è speso diuturnamente per la tutela ed il riconoscimento di nuovi diritti per i lavoratori della Polizia di Stato, in forma libera e soprattutto volontaria, senza riconoscimenti economici o di altra natura. Tutto questo per migliorare le condizioni di vita e di lavoro delle donne e degli uomini in divisa e per rendere l’istituzione della Polizia di Stato sempre più democratica, autorevole e professionale. Inoltre, lo stesso è stato il propugnatore di eventi molto partecipati (convegni, seminari e workshop) ed il sottoscrittore di protocolli di intesa per diverse tematiche a carattere sociale mostrando una spiccata sensibilità verso argomenti come: “lotta alla criminalità organizzata”, “lotta alla violenza di genere”, “lotta alla droga ed all’uso di alcol tra i minori”, “suicidi nelle forze dell’ordine e nelle forze armate” nonché un forte sentimento di appartenenza con l’immancabile ricordo dei caduti della Polizia di Stato e dei Magistrati che hanno perso la vita per la democrazia del nostro Paese. “Un premio del tutto inaspettato”, dichiara Alfano che visibilmente emozionato ringrazia le autorità presenti durante la manifestazione che si è tenuta oggi 29 gennaio a partire dalle ore 9. “Dedico questo premio alla mia famiglia che in tutti questi anni mi ha supportato durante le mie iniziative a carattere sociale. Ringrazio la Consigliera di Parità Giuditta Lembo che da circa dieci anni mi guida in tutte le iniziative con scopi umanitari e sociali a favore delle donne e soprattutto in tutte quelle che hanno un carattere perentorio contro la violenza di genere. E’ stato un enorme piacere condividere questa gioia con tanti amici ed amiche presenti con i quali ho avuto modo di collaborare in diverse iniziative. Mi ha fatto piacere rivedere ed essere ricordato con le sue parole dalla dottoressa Vittoria Doretti, di Grosseto, madrina del Codice Rosa, con la quale iniziammo in Molise un percorso formativo volto alla prevenzione di genere”.

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