Imu, non passa l’odg sull’abbassamento delle aliquote. Pascale e D’Alessandro: “La crisi resta e le tasse aumentano”

Un ordine del giorno sull’IMU per chiedere al Consiglio comunale di Campobasso una modifica delle aliquote, al fine di garantire respiro a tutti i contribuenti e, dunque, scongiurare ulteriori chiusure dovute anche all’esasperazione dell’oggettivo aumento quotidiano di tante e nuove tassazioni. A presentarlo, nell’ultimo Consiglio comunale, il gruppo Lega Salvini Premier con i consiglieri comunali Alessandro Pascale (primo firmatario), Alberto Tramontano e Maria Domenica D’Alessandro. “Abbiamo chiesto un ridimensionamento dell’IMU – ha affermato il consigliere comunale Alessandro Pascale – perché stiamo vivendo un’emergenza sanitaria e i cittadini, sia in forma privata che sotto forma di aziende e imprese, stanno oltremodo soffrendo, a causa delle limitazioni normative anti-Covid. La pandemia è in corso e anche alla fine dell’emergenza sanitaria si faranno sentire gli effetti della crisi. La crisi economica proseguirà ben oltre la fine della pandemia. Avevamo ravvisato la necessità che l’amministrazione comunale dovesse tutelare la sopravvivenza delle attività che persistono sul territorio e provvedono a contribuire al benessere del settore economico e produttivo della città, visto che ogni giorno assistiamo all’abbassamento delle saracinesche dei negozi in maniera definitiva, così come testimoniano i dati della Camera di Commercio. Sono tanti i cittadini, che a causa dell’emergenza sanitaria hanno perso il proprio posto di lavoro. Con 19 no, un astenuto e 9 voti favorevoli il nostro ordine del giorno è stato bocciato – prosegue Pascale. – Il Movimento 5 Stelle, nella passata legislatura, all’opposizione, avevano duramente attaccato il bilancio dell’amministrazione Battista e, oggi, ripropongono un bilancio quasi copia e incolla. Molte tassazione non sono cambiate, molte altre sono aumentate. Pensiamo alla TARI, nonostante la differenziata dovrebbe produrre reddito, ma i cittadini si sono visti un aumento in bolletta. I cittadini devono sapere che questa è l’amministrazione comunale delle tasse. Un governo e un’amministrazione capace non dicono no, ma trovano le soluzioni per il bene dei cittadini – conclude Pascale. – Questa amministrazione ha votato no al dispositivo di un ordine del giorno che chiedeva di ritrattare la delibera e trovare eventuali situazioni per diminuire l’imposta”. Secondo Maria Domenica D’Alessandro “la città di Campobasso pian piano si sta spegnendo, le attività commerciali fanno fatica a sopravvivere e tante hanno deciso di chiedere i battenti, mentre altre, sperando in una prospera ripresa, stanno aspettando i ristori previsti che tardano ad essere erogati causando ulteriori difficoltà ai beneficiari. Tra i più colpiti dalla crisi – prosegue D’Alessandro – sicuramente i ristoratori ed i piccoli artigiani. I primi costretti a lavorare solo a pranzo garantendo l’asporto serale che, nel nostro capoluogo, resta poco diffuso. I secondi, già prima dell’emergenza sanitaria in affanno, ora sono allo stremo. In alcuni giorni non incassano un euro. Eppure, proprio gli artigiani, molto spesso, sono un anello fondamentale anche nelle grandi distribuzioni. Il timore che piccoli e caratteristi negozietti possano chiudere definitivamente pian piano si sta concretizzando. Serve pertanto intervenire dando un piccolo supporto al tessuto economico-commerciale della città. Auspicabile sarebbe sospendere, e non rinviare, per qualche mese, il pagamento della tassa sui rifiuti da parte dei ristoratori ed offrire un minimo contributo economico per il pagamento dell’affitto agli artigiani. Stanziare quindi delle risorse destinate ad offrire una boccata di ossigeno a queste categorie rappresenterebbe certamente un aiuto ma anche un messaggio di speranza”.

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