Rapinò il discount Md, condannato a 6 anni, va ai domiciliari e all’arrivo dei Carabinieri li minaccia, torna in cella

Ore 8.30. Era passato alla recente cronaca campobassana come il rapinatore mascherato, uno di quei camuffamenti che vagamente ricordavano noti film horror come “Scream”, utilizzato per mettere a segno nel marzo del 2019 la rapina, armato di coltello, ai danni del discount Md di via Puglia. Per quel colpo S.C. 33enne campobassano con origini bielorusse, era stato arrestato e successivamente condannato a 6 anni e 10 mesi di reclusione, poi ridotti in secondo grado lo scorso dicembre a 5 anni e 8 mesi. Proprio in quest’ultima occasione il suo avvocato, Giovanni Messere, era riuscito a fargli concedere dalla Corte d’Appello – dopo quasi 2 anni di carcere – il trasferimento ai domiciliari presso l’abitazione dei genitori, a Gambatesa. Una misura disposta in via cautelare dal momento che la sentenza non è ancora definitiva. Ma una volta ai domiciliari il giovane avrebbe iniziato sin da subito a manifestare segni di insofferenza. Durante i quotidiani controlli da parte dei Carabinieri della Stazione di Gambatesa, il 33enne spesso non mostrava piena collaborazione e pare che non di rado andasse in escandescenza. Nel corso dell’ennesima “visita” il giovane sarebbe arrivato addirittura a proferire pesanti minacce nei confronti dei militari. Una condotta tutt’altro che esemplare e che ha fatto scattare la richiesta da parte del Procuratore Generale, alla luce del rapporto dei Carabinieri, di aggravamento della misura cautelare. Istanza accolta dalla Corte d’Appello. Nelle scorse ore il 33enne è stato prelevato dagli uomini dell’Arma presso l’abitazione dei genitori e ricondotto nel carcere di Campobasso.

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