Ospedali sotto assedio, il Molise sotto i riflettori nazionali, è la regione con più trasferimenti di pazienti Covid con la Cross

Al terzo posto per incidenza di pazienti positivi in terapia intensiva sul totale posti letto di Rianimazione

Da Report a Carta Bianca, da Striscia La Notizia ai giornali nazionali: trasmissioni televisive e testate italiane hanno dedicato ampie pagine nelle ultime settimane ed in particolare negli ultimi giorni alla sanità molisana e alla disastrosa gestione dell’emergenza nell’ambito dell’ultima ondata di contagi da coronavirus. La zona rossa ha intensificato le luci dei media nazionali ma ci sono tutti gli altri numeri e le denunce a far balzare alle cronache la nostra regione e la drammatica situazione che personale ospedaliero, pazienti Covid e i loro familiari stanno vivendo. L’ultimo dato riguarda il ricorso alla Cross (Centrale remota operazioni soccorso sanitario), in altre parole i trasferimenti in elisoccorso di pazienti Covid (alcuni dei quali purtroppo poi deceduti) dal Molise a strutture sanitarie di altre regioni che avevano posti letto di terapia intensiva disponibili.

Sono stati 12 in tutto nel periodo critico in cui ancora non veniva firmato l’accordo con il Neuromed di Pozzilli. Numeri che collocano il Molise al primo posto, seguito da Umbria (2) e Marche (1). A riportarlo è “La Repubblica” in un articolo di oggi dedicato agli ospedali sotto assedio. Menzionata anche la drammatica classifica della soglia critica dei posti letto in Rianimazione per i pazienti Covid, uno dei parametri peraltro monitorati da Istituto Superiore di Sanità e Ministero della Salute ai fini della divisione dell’Italia in fasce e che vede il Molise al terzo posto con il 49%, ben superiore al massimo del 30%, dopo Umbria (59%) e Trento (53%). In particolare al 6 marzo sono 19 i posti di terapia intensiva occupati da pazienti Covid su 39 disponibili e dichiarati da Regione, Asrem e Struttura Commissariale.
(in basso un grafico del 6 marzo ripreso dal Corriere della Sera sui dati nazionali)

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