Insegue la moglie con mannaia e coltello: “Ti ammazzo”. Arrestato marito fuori controllo, evitata tragedia

Una scenata deplorevole, probabilmente l’ennesima, che in un attimo poteva finire in tragedia. Insulti, minacce, il pugno sferrato contro il corpo della moglie, poi in un momento di pura follia il ricorso a una mannaia e a un coltello da cucina, ingaggiando un’assurda ‘caccia all’uomo’ nei confronti della compagna, costretta a fuggire ed allertare il 112. Con le accuse di maltrattamenti e minacce gravi i Carabinieri hanno tratto in arresto due giorni fa un 70enne di Mirabello Sannitico. I militari, raccolti la testimonianza della donna e altri elementi indiziari, hanno fornito l’informativa al pm Francesco Santosuosso della Procura di Campobasso che ne ha successivamente disposto il trasferimento in carcere in attesa dell’udienza di convalida. Pesanti le accuse a carico del 70enne. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l’uomo sarebbe indagato per episodi di maltrattamenti che risalgono sino al 2014. Motivo delle discussioni sarebbe stata spesso la gelosia di lui, che pare temesse e accusasse la moglie di infedeltà, degenerate non di rado in minacce e violenze fisiche. L’ultima rischiava di avere un drammatico epilogo. Frasi irripetibili e forti accuse avrebbero preceduto e seguito l’ennesimo atto di aggressione verso la donna. Poi il momento di follia. Il 70enne, armato di mannaia e coltello, avrebbe iniziato a correre dietro alla moglie, urlando “ti ammazzo”. Lei fra le urla e il panico è stata costretta a fuggire, allertando i Carabinieri che sono giunti poco dopo per evitare il peggio. L’uomo è stato fermato e tratto in arresto. Oltre al coltello e alla mannaia, è stato sequestro anche un fucile detenuto in casa e non denunciato. Nelle scorse ore l’udienza di convalida in videoconferenza nella casa circondariale di Campobasso presieduta dal gip Veronica D’Agnone. Il pm ha chiesto la misura cautelare in carcere a cui si è opposto il difensore dell’uomo, l’avvocato Nicola Cerulli, ritenendola eccessiva. Il giudice ha convalidato l’arresto e accolto le ragioni difensive, disponendo la remissione in libertà del 70enne con divieto di avvicinarsi alla moglie, all’abitazione dove vive e ai luoghi frequentati dalla stessa.

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