Ore 15.30. Il sequenziatore Covid da poco operativo all’ospedale Cardarelli di Campobasso ha individuato i primi tre casi di variante brasiliana in Molise, riguardanti persone appartenenti allo stesso nucleo familiare residente nell’area del Venafrano. La conferma arriva dall’Asrem. Potrebbero non essere gli unici. Il nuovo strumento è nelle prime fasi di utilizzo da parte del personale ospedaliero che ha dovuto seguire un corso di formazione. Al momento i campioni passano per una pre-selezione (stando alle prime informazioni, una decina al giorno) prima di essere sottoposti all’analisi del sequenziatore, che avrebbe già confermato una forte presenza della variante inglese sul territorio molisano. Gli esperti hanno finora affermato che la variante brasiliana ha un indice di trasmissibilità molto più alto (c’è la cosiddetta variante P1 che arriva fino a 2,2 in più della versione ‘standard’ del virus) ma non ci sono ancora dati scientifici che possano attestarne la maggiore letalità. Inoltre sarebbe in grado in generare reinfezioni ed è il dato forse ancora più allarmante, vista la campagna di vaccinazione in corso, tuttavia dal mondo scientifico al momento c’è un cauto ottimismo sull’efficacia dei vaccini anche sulle varianti, compresa quella brasiliana. (seguono aggiornamenti)
Covid, individuati 3 casi di variante brasiliana: primi risultati del sequenziatore al Cardarelli
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