Ubriaco molesta i clienti del bar, il gestore prima lo segnala al 113 e poi lo pesta con calci e pugni. L’aggressione ‘immortalata’ sui social

La Polizia di Stato della Questura di Campobasso e del Commissariato di di Termoli continua quotidianamente il suo impegno nell’attività di contrasto ai reati in genere, al fine di tenere sotto controllo  il crescente clima di tensione  diffusosi tra i cittadini dopo il lungo periodo di restrizioni legato alla pandemia da covid-19 che ha fatto registrare a livello nazionale un aumento dell’ allarme sociale riguardo ai c.d. “reati di strada”. In particolare, nella notte del 13 giugno scorso, nella città di Termoli, si sono registrati alcuni episodi di violenza concretizzatisi in risse ed aggressioni nei pressi di alcuni dei locali particolarmente frequentati del centro storico. Nello specifico, a seguito di segnalazione pervenuta sul numero di emergenza 113 da parte del titolare di un esercizio commerciale della cittadina adriatica circa la presenza di un uomo che recava disturbo agli avventori, è stata fatta intervenire la Volante del Commissariato. Giunti sul posto, gli agenti hanno verificato la presenza dell’uomo oggetto della segnalazione, in evidente stato di alterazione psicofisica dovuta all’abuso di alcol, che presentava numerose escoriazioni sul corpo. Vista la situazione, è stato chiesto l’intervento di personale del 118 che ha provveduto immediatamente alle cure del caso. Successivamente, al fine di verificare quanto avvenuto, gli agenti hanno acquisito un video pubblicato sui social riguardante l’episodio. Dalle immagini è emersa anche la presenza all’esterno del locale di numerosi ragazzi, almeno dieci, tra cui quelli che hanno successivamente diffuso le immagini dell’accaduto, intenti ad assistere all’aggressione da parte del titolare dell’esercizio pubblico che ha colpito con calci e pugni l’avventore ubriaco, incitandolo addirittura alla violenza e senza che nessuno sia intervenuto. A conclusione dell’attività di accertamento posta in essere dal personale operante, a carico del titolare del locale, un termolese di 60 anni, il Questore Conticchio ha disposto la chiusura per un periodo di 5 giorni dell’esercizio commerciale ai sensi dell’art.100 T.U.L.P.S., mentre nei confronti dell’uomo oggetto della segnalazione, un 56enne originario di Termoli, già gravato da precedenti penali e di polizia per reati contro la persona e la Pubblica Amministrazione, sempre a conclusione dell’attività istruttoria, è stato emesso il provvedimento di divieto di accesso e di stanziamento nelle immediate vicinanze del citato esercizio pubblico (D.A.C.U.R.) per un anno, ex art 13 bis D.L. n. 14/2017 modificato dal D.L. n. 130/2020. L’art.100 T.U.L.P.S. disciplina la potestà del Questore di sospendere la licenza di un esercizio che sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose o che comunque costituisca pericolo per l’ordine pubblico, per la moralità ed il buon costume o per la sicurezza dei cittadini, perseguendo l’obiettivo di tutelare in via anticipata la pubblica sicurezza, per scongiurare condizioni favorevoli al verificarsi di condotte delittuose  e per assicurare la tranquillità dei cittadini. I servizi finalizzati ad assicurare la tranquillità dei cittadini proseguiranno in maniera intensiva oltre che nel capoluogo anche sulla fascia adriatica.

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