Sono diventati ormai dei coinquilini a volte scomodi dei campobassani che si li ritrovano sotto casa, in giardino, sui marciapiedi e lungo le strade, con la differenza che le regole per attraversare la carreggiata non le conoscono ma sono dettate solo dal loro istinto. Un’altra famiglia di cinghiali è stata immortalata in città da un residente, stavolta in via Puglia, strada di collegamento tra la fondovalle Tappino e via San Giovanni. Si spostano a ridosso della vegetazione in un’area residenziale, evidentemente in cerca di cibo, mentre un’auto passa loro affianco. A due passi i veicoli sfrecciano lungo via Puglia. Intorno le case. Il timore per un automobilista di vedersi spuntare in massa all’improvviso un gruppo di ungulati, visti i danni che notoriamente può causare un impatto, oltre alle eventuali conseguenze per gli occupanti, è legittimo. E lo è ancora di più per un residente a piedi che deve solo sperare che non si sentano minacciati, magari per una mamma e un papà che hanno lasciato un figlio piccolo nei paraggi, a cui ora devono insegnare di stare lontani non solo dalla strada – o come attraversala – ma anche dai cinghiali. Il punto di cesura di questa situazione probabilmente è stata la pandemia e in particolare il lockdown. Con la temporanea sospensione della caccia e l’ulteriore proliferazione dei cinghiali, questi ultimi hanno iniziato ad aumentare la loro presenza in città e a fare capolino anche in punti del capoluogo che probabilmente in passato erano per loro tabù. Basta pensare, fra tutti, ai due cinghiali segnalati e ripresi in un video l’anno scorso nella centralissima area dell’ex Romagnoli.
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