Si sono riunite questa mattina in seduta congiunta le commissioni Commercio e Bilancio del Comune di Campobasso, su iniziativa delle presidenti 5 Stelle Margherita Gravina e Giuseppina Di Iorio, per discutere in via preliminare l’adesione dell’amministrazione comunale alla campagna sulla Tampon tax. Tra le proposte pervenute da parte dell’assessore Paola Felice con delega alle pari opportunità, è emersa la possibilità di avviare, partendo dalle farmacie comunali, una campagna di sensibilizzazione, da estendere poi a tutte le farmacie della città – attraverso il coinvolgimento dell’Ordine dei farmacisti, dell’Assofarm e la Federfarma – che preveda prezzi particolarmente contenuti e promozionali sui prodotti sanitari e igienici femminili e per l’infanzia (quali tamponi interni, assorbenti igienici esterni, coppe e spugne mestruali e pannolini per bambini) ed ogni altra eventuale iniziativa per migliorare la disponibilità e l’educazione all’uso di questi prodotti da parte delle donne ed in particolare delle fasce più svantaggiate. Il tutto con l’obiettivo di sollecitare il Governo ed il Parlamento a prevedere un’immediata riduzione dell’aliquota, attualmente al 22%, per i prodotti igienico-sanitari femminili, per arrivare poi alla totale detassazione dei beni essenziali alla salute ed all’igiene femminile. Si ricorda infatti che la direttiva 2006/12/CE del 28 novembre 2006, relativa al sistema comune d’imposta sul valore aggiunto, stabilisce per gli Stati membri la possibilità di applicare una o due aliquote ridotte a “prodotti farmaceutici normalmente utilizzati per cure mediche, per la prevenzione delle malattie e per trattamenti medici e veterinari, inclusi i prodotti utilizzati per fini di contraccezione e di protezione dell’igiene femminile”. A partire dal 2007 l’Unione Europea ha autorizzato gli Stati membri a modificare al ribasso la Tampon Tax. Alcuni paesi ne hanno colto l’opportunità, diminuendo notevolmente l’aliquota: in Francia, ad esempio, la Tampon Tax è stata ridotta dal 20% al 5,5%, in Belgio è passata dal 21% al 6%, nei Paesi Bassi è al 6%, in Spagna è stato previsto di abbassare l’IVA per assorbenti interni, esterni e coppette mestruali dal 10% al 4%, in Germania è stata abbattuta dal 19% al 7%, in Irlanda non viene applicata Iva su questi beni, nel Regno Unito, in aggiunta, si distribuiscono gratuitamente i prodotti sanitari femminili alle studentesse in contrasto alla “period poverty”. Anche in Canada è stata definitivamente abolita la tassazione, seguita dallo stato di New York e l’Australia. L’obiettivo condiviso da tutti i membri delle due commissioni riunite è stato quello di provvedere alla presentazione di una mozione da discutere nel prossimo Consiglio comunale volta a sensibilizzare l’opinione pubblica affinché anche l’Italia si adegui finalmente agli standard europei.
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