Primo suono della campanella, fiumana di ragazzi e genitori davanti le scuole. “Ritorno in classe con più sicurezza”: i messaggi delle istituzioni

E’ il primo giorno di scuola per oltre 35mila studenti molisani e il ritorno in classe è sempre caratterizzato da ansie, curiosità e voglia di rivedere gli amici con cui ci si era persi di vista in estate o conoscerne nuovi. E’ un momento importante per tanti genitori che accompagnano i figli piccoli nelle scuole dell’infanzia, soprattutto il primo anno, in cui l’approccio potrebbe essere quello più delicato. Ma è un giorno carico di emozioni anche per i tanti insegnanti che devono rinnovare il loro carico di responsabilità nei confronti dei loro alunni, sia per quanto riguarda l’aspetto socio-educativo che prettamente didattico. E’ la seconda ripartenza della scuola dell’era Covid, oggi probabilmente rispetto all’anno scorso le idee sono più chiare, il lavoro fatto ha reso più sicuri gli ambienti e la partecipazione in presenza e soprattutto la campagna vaccinale in corso e arrivata ormai a buon punto consegna uno scenario più tutelato e omologato all’emergenza epidemiologica. Si riparte certo fra timori e qualche polemica, dall’obbligo del green pass per personale scolastico e genitori che accompagnano i figli all’interno degli edifici all’ombra della dad per potenziali focolai che dovessero nascere in classe.

In occasione dell’inizio delle lezioni in Molise, il presidente del Consiglio regionale, Salvatore Micone, ha dichiarato: “La ripresa delle lezioni negli istituti scolastici rappresenta sempre un momento importante sia per i ragazzi sia per le loro famiglie, quindi per il personale della scuola e in generale per l’intera società. Per la seconda volta – questa volta con l’arma della campagna vaccinale con buona copertura e con una più studiata articolazione della mobilità a livello nazionale, regionale e locale – affrontiamo la sfida delle aperture in tempo di Covid. Un appuntamento che dobbiamo vivere tutti con l’entusiasmo e la volontà di gestire l’emergenza, superarla gradualmente, tenendo presente che il mondo della scuola è il motore culturale e sociale del paese, e al livello territoriale, della regione. Ogni progettualità di ripresa, di sviluppo, di visone del futuro non può prescindere da investimenti organizzativi, economici, strutturali e tecnologici nella scuola nel suo complesso e in ogni istituto nel particolare. Il Consiglio regionale farà la sua parte per raccogliere questa sfida ed assicurare ad ogni ragazzo, alle famiglie di provenienza e al personale didattico e non, la certezza di poter svolgere il proprio percorso di studi e il proprio impegno di lavorativo in una ragionevole sicurezza, utilizzando metodi di apprendimento e di insegnamento consoni a creare le basi culturali e valoriali alle nuove generazioni e renderle forti e adeguate all’impegno al quale la storia li chiamerà ad assolvere: per costruire un domani migliore. Auguri di buon lavoro, dunque, ad ogni alunno, a ciascun genitore e a tutti i docenti perché questo anno scolastico segni l’inizio di una nuova era di ripresa, rinascita e fortificazione della nostra società e dell’intera civiltà nazionale”.

Il presidente della Provincia di Campobasso, Francesco Roberti: “Tornare a scuola in presenza è ritorno alla socializzazione”.
Suona la campanella per 26.584 studenti della provincia di Campobasso e 35.777 dell’intera regione. Oggi, mercoledì 15 settembre, al via l’anno scolastico 2021/2022. “Il primo giorno di scuola porta con sé sempre un carico di emozioni – commenta il presidente della Provincia di Campobasso, Francesco Roberti. – Il mio in bocca al lupo giunga ai dirigenti scolastici, ai docenti, al personale ATA e agli studenti, quest’ultimi la nostra risorsa più preziosa su cui investire, poiché rappresentano i protagonisti della vita sociale del domani. Dopo un anno e mezzo contraddistinto da tante ore di didattica a distanza, tutti hanno desiderato il ritorno sui banchi di scuola con quella normalità che ha caratterizzato le nostre vite fino agli inizi di marzo del 2020 – prosegue Roberti. – Tornare a scuola in presenza, con la sicurezza dettata dalla campagna vaccinale che prosegue a tambur battente, vuol dire permettere ai ragazzi di tornare a socializzare e vivere l’ambiente scolastico, nonché trascorrere quei momenti di gruppo che restano indelebili per tutta la vita”. “La crescita dei nostri ragazzi passa dallo studio, ma anche dalle relazioni sociali che si creano tra i banchi di scuola, dove il confronto tra coetanei, nonché tra studenti e docenti è di fondamentale importanza per la crescita umana, professionale e scolastica di tutti”, sottolinea il presidente della Provincia di Campobasso. “Conosco bene l’ambiente scolastico, da cui provengo, e sono ben consapevole dell’amore e della passione con cui lavora tutto il personale di questo fantastico mondo. Il mio ringraziamento va al Provveditore agli Studi, all’Ufficio Scolastico Regionale per il Molise, ai dirigenti scolastici e a tutto il personale impegnato nelle ultime settimane, affinché gli studenti trovino a scuola un ambiente sicuro”, conclude Roberti.

Il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina: “Oggi mondo della scuola maggiormente tutelato”.
Con l’apertura del nuovo anno scolastico, prevista per mercoledì 15 settembre, il mondo della scuola riparte nella nostra regione con fiducia e, soprattutto, con lezioni in presenza. “Era importante che la ripresa delle attività didattiche avvenisse in presenza e secondo le norme di sicurezza che sono state definite a livello nazionale – ha dichiarato il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina. – Avevamo questo obiettivo in comune, noi come Amministrazione e le Istituzioni scolastiche presenti sul territorio, perché la ripresa sociale delle nostre comunità passa anche dalla ripartenza del mondo della scuola e dalla centralità dei servizi educativi e formativi che lo Stato è chiamato a mettere a disposizione delle famiglie. Per gli studenti, il ritorno alla condivisione diretta dell’apprendimento è di per sé un elemento di fondamentale importanza. Abbiamo tutti, istituzioni, mondo della scuola, famiglie, la responsabilità di costituire un corpo unico di riferimento per i ragazzi, una rete di tutele ma anche di accompagnamento lungo un percorso didattico e formativo che tenga conto di come il contesto storico eccezionale nel quale ci ritroviamo da oltre un anno e mezzo, abbia richiesto, proprio ai più giovani, un impegno ad adattarsi a nuove modalità di relazione in ogni ambiente, non solo in quello scolastico. Campobasso, in questo momento, – ha aggiunto il sindaco – ha una situazione sanitaria, per quanto riguarda la pandemia, che pur facendo registrare numeri decisamente contenuti – sono 15 in totale i cittadini residenti nel capoluogo che, secondo i dati della piattaforma SIC dell’ASREM ad oggi, 14 settembre, risultano essere ancora positivi – va comunque sempre tenuta sotto costante osservazione, come quella di qualunque altra città, proprio perché ci si avvia verso una nuova stagione, una stagione che lo scorso anno fece segnare un ritorno del virus. Quest’anno, – ha sottolineato Gravina – il grande lavoro svolto in termini di vaccinazioni potrà tutelare maggiormente anche il mondo della scuola, risultando determinante per permetterne la ripresa e lo svolgimento in continuità delle lezioni in presenza.” Per rendere gli ambienti scolastici rispondenti ai criteri di sicurezza stabiliti per fronteggiare il Covid, l’Amministrazione comunale ha effettuato lavori in tutti i plessi cittadini, operando interventi di manutenzione straordinaria così come di muratura. “Per rendere maggiormente funzionali e ampi i locali delle classi della scuola dell’infanzia in via Berlinguer, e per sostituire la pavimentazione in linoleum della scuola dell’infanzia di via Tiberio che l’Amministrazione ha voluto attraverso questo intervento espressamente riqualificare, – ha specificato Gravina – d’intesa con il dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo D’Ovidio, Luigi Confessore, si è deciso che solo le classi della scuola dell’infanzia di Via Berlinguer e quelle della scuola dell’infanzia di Via Tiberio, inizieranno le loro attività lunedì 20 settembre.” Uno dei temi collegati alla ripresa delle attività scolastiche in presenza è quello dei trasporti. Su questo l’Amministrazione comunale ha inteso proseguire sulla linea operativa stabilita già a inizio 2021, con la messa a disposizione di appositi servizi navetta dal terminal per i licei e, soprattutto, dando la possibilità agli autobus extraurbani che portano gli studenti dei paesi limitrofi a Campobasso, di fare soste programmate in prossimità degli istituti scolastici. “Attenendoci a quanto concordato con gli altri enti e istituzioni, – ha dichiarato Gravina – per ciò che riguarda i trasporti, come avvenne già nel gennaio di quest’anno, ho emesso un’apposita ordinanza che prevede, a partire dal 15 settembre 2021, data della ripresa delle attività didattiche, l’autorizzazione all’accesso e al transito degli autobus per il trasporto pubblico extraurbano, relativamente alle corse aggiuntive e/o riservate agli studenti, nel centro cittadino, prevedendo le seguenti fermate: via Scardocchia davanti al Liceo Classico (fruibile dagli studenti dei Licei e dell’Agrario); viale Manzoni, altezza parcheggio Università; via Gazzani (direzione via Vico) di fronte la Casa Circondariale.”

Il sindaco di Isernia, Giacomo D’Apollonio: “Auspichiamo svolgimento lezioni con regolarità e serenità”.
“Con l’inizio del nuovo anno scolastico, desidero rivolgere un sincero messaggio di augurio e di proficua attività agli studenti, ai loro docenti e a tutto il personale che opera negli istituti della nostra città. Le ultime prescrizioni contro la pandemia, che con l’impegno delle strutture comunali e dei dirigenti sono state pianificate con serietà e attenzione, mi consentono di confidare sul fatto che le lezioni potranno svolgersi con regolarità e serenità, con un ritorno in classe garantito nel modo migliore, con le aule pronte e i servizi efficienti ma, soprattutto, in totale sicurezza sanitaria. Dopo le limitazioni imposte dal lockdown e dalla didattica a distanza, sono convinto che negli studenti è vivo il desiderio di tornare a occupare i banchi in condizioni di normalità. Molto dipenderà anche dal sentirci tutti parte di una comunità, dallo spirito di solidarietà e di vicinanza che le istituzioni e il mondo della scuola riusciranno a garantire, e che pure le famiglie degli alunni sapranno senz’altro esprimere. L’istruzione rappresenta uno dei pilastri fondamentali del nostro Paese, un patrimonio di valori sul quale dobbiamo investire con attenzione e dedizione, perché dalla scuola scaturisce gran parte del futuro delle nuove generazioni, dalla scuola dipende il domani della nostra società. L’aspettativa di tutti è che i nostri ragazzi possano vivere questa nuova esperienza di studio, che inizia oggi, in un ritrovato clima di armonia e di arricchimento culturale e umano. Buon anno scolastico a tutti!”

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