“Dov’è finita ‘Campobasso in fiera’?”: gli utenti cercano invano gli stand e restano a bocca aperta. La data slitta per la partita, muro dal Comune su cambio location

Dov’è Campobasso in fiera?“: è la domanda che si sono posti decine e decine di persone, campobassani e residenti nell’hinterland cittadino, fedeli alla nota manifestazione organizzata da 12 anni dall’Anva Confersecenti, che ieri, domenica 26 settembre, si sono recati a Selvapiana per prendere parte al consueto appuntamento di fine mese e invece, nell’area del nuovo parcheggio dello stadio “Romagnoli”, attuale location dell’evento, invece degli stand hanno trovato – nelle ore centrali della giornata – sfilze di auto parcheggiate, appartenenti agli appassionati di calcio che si erano recati a vedere la partita Campobasso-Fidelis Andria. Forse la fiera questo mese non si fa, hanno ipotizzato i primi utenti rimasti disorientati. Probabilmente è stata spostata in altro luogo, proprio perché oggi gioca il Campobasso, avranno immaginato invece altri, vedendo le auto e magari sentendo i cori provenire dallo stadio. A quel punto i più testardi, pensando di doversi semplicemente spostare, hanno iniziato a cercare la risposta. C’è chi si è mosso verso il centro in cerca di manifesti informativi e magari sperando che la manifestazione si trovasse al centro città, invano. Chi invece ha cercato un numero di telefono di riferimento dell’associazione per ottenere spiegazioni. Chi tramite i social si è messo alla ricerca di post contenenti delucidazioni, con domande e risposte che sono rimbalzate freneticamente sui gruppi Facebook. Anche alla nostra redazione – che in più occasioni ha seguito l’appuntamento – sono giunte diverse segnalazioni. L’arcano è stato presto risolto. “Campobasso in fiera” era stata anticipata alla settimana precedente. Proprio per la concomitanza con la gara del campionato di serie C.

La comunicazione tramite striscioni e social evidentemente non è riuscita a raggiungere tutta l’utenza – che arriva a toccare anche migliaia di presenze – abituata ormai a recarsi convintamente all’evento quasi quanto un cristiano che è certo che la domenica mattina viene celebrata la Messa. “L’ultima domenica del mese”, infatti, è ormai uno slogan storico di “Campobasso in fiera”, che è entrato nella mente e nelle abitudini dei suoi fruitori, persino di quelli più “occasionali”. Ma il motto ora rischia di venire sacrificato perché nei prossimi mesi il problema potrebbe costantemente verificarsi. L’alternativa sarebbe quella di spostarne la location, in caso di partita casalinga del Campobasso nell’ultima domenica del mese, ad esempio al centro, come già verificatosi in passato e come sta succedendo per il mercato di Corso Bucci, provvisoriamente “emigrato” nell’area dell’ex Romagnoli per via di lavori in corso di sistemazione di strada e marciapiedi. Perché la stessa formula non può essere praticata per “Campobasso in fiera”? Per l’emergenza Covid? No, perché tanto serve il green pass e il rischio di assembramento si concretizza anche ora, all’ex Romagnoli. Troppi disturbi per l’amministrazione comunale nella verifica destinata al corretto allestimento di qualche spazio in più, per una singola giornata? Forse sì. E paradossalmente la soluzione più semplice appare quella di spostare la data. Ma è anche quella che rischia maggiori ripercussioni sugli operatori economici, già condizionati e penalizzati dalle restrizioni e dal lungo stop dettati dall’emergenza epidemiologica. Non è solo questione di comunicazione, quindi. Situazioni come quelle di ieri, che appaiono forse banali per molti, hanno conseguenze forti soprattutto quando le aspettative si concentrano tutte in una sola giornata.

(nella foto interna una delle edizioni precedenti di “Campobasso in fiera” nel parcheggio dello stadio)

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