Il Consiglio torna in presenza… a metà, è polemica a Palazzo San Giorgio, l’opposizione abbandona l’aula

Scoppia la polemica questa mattina a Palazzo San Giorgio per il ritorno in presenza al 50% nella seduta del Consiglio comunale, come voluto dalla maggioranza, mentre l’opposizione chiede ormai da settimane – grazie alle mascherine e al green pass – la possibilità di partecipare in presenza per tutti i componenti dell’assise. Si è svolta oggi, infatti, la prima seduta del Consiglio Comunale di Campobasso in modalità mista. Per permettere questa forma di svolgimento, il presidente del Consiglio comunale, Tonino Guglielmi, nei giorni scorsi ha emanato le “Linee guida per lo svolgimento delle sedute in videoconferenza e in modalità mista del Consiglio comunale, della Conferenza dei Capigruppo, della Conferenza di programmazione consiliare e delle Commissioni Consiliari permanenti” al fine di consentire lo svolgimento delle attività istituzionali degli organi collegiali previsti dallo Statuto nelle sedi destinate all’espletamento delle funzioni proprie del ruolo dei Consiglieri, senza che ciò possa pregiudicare il prioritario obiettivo della tutela della salute dei partecipanti alle riunioni e attesa l’impossibilità di assicurare, nelle sedute degli organi istituzionali, la partecipazione della totalità dei propri componenti nel contestuale rispetto delle misure per il contenimento della diffusione del contagio da SARS-CoV-2. In aggiunta alle modalità già previste, le riunioni del Consiglio comunale, della Conferenza di programmazione consiliare, della Conferenza dei capigruppo e delle Commissioni consiliari possono così essere svolte anche in forma mista, con un numero di partecipanti in presenza pari alla metà del totale dei componenti l’organo, in modo da garantire il rispetto delle condizioni minime stabilite dalla normativa dettata per l’emergenza sanitaria. Il consigliere di Forza Italia, Domenico Esposito, a inizio seduta ha chiesto che venisse messa ai voti la sua richiesta di annullamento della seduta per irregolarità nella convocazione. La proposta ha ricevuto 19 voti contrari, 6 a favore e un’astensione, per cui è risultata respinta. I consiglieri dell’opposizione, a esclusione del consigliere Sabusco, hanno deciso di non continuare a partecipare alla seduta, né in presenza e né online, seduta che è poi proseguita come da programma con le comunicazione del presidente in merito alla deliberazione della Corte dei Conti inerente alla verifica dei controlli interni dell’Ente per l’anno 2019, e le deliberazioni di Giunta Comunale n. 237, n. 241, n. 251, concernente il prelievo dal fondo di riserva. Si è poi votata e approvata la surroga dei componenti delle Commissioni Consiliari Permanenti II, III, IV e IX e la rimodulazione delle articolazioni consiliari VI e VIII. Vi è stata così la surroga del consigliere Antonio Musto nella Commissione II con il consigliere Walter Andreola e nella Commissione IV con il consigliere Antonio Venditti; quella della consigliera Giuseppina Passarelli nella Commissione III con il consigliere Antonio Venditti e nella Commissione IX con la consigliera Antonella Picone. Modificata anche la composizione delle Commissioni Consiliari VI e VIII; nella Commissione VI in sostituzione della consigliera Anna Petrecca con il consigliere Nicola Simonetti; nella Commissione VIII: sostituzione della consigliera Antonella Picone con il consigliere Corradino Guacci.

Pd: “Solo a Campobasso tutti questi problemi”.
“Il Consiglio comunale di Campobasso parte in “seduta mista”, con il nuovo regolamento fatto dal presidente del Consiglio in autonomia, senza coinvolgere i consiglieri e i gruppi. Le cose che nascono con forzature e imposizioni difficilmente riescono a portare a cose buone. Così stamattina alle 8.30 nulla ha funzionato ed in Consiglio comunale si è dovuto attendere un’ora per poter fare un appello degno di questo nome. Siamo consiglieri comunali, rivendichiamo il nostro ruolo e siamo stanchi di questo atteggiamento cavilloso, inutilmente formale e, spesso, fatto di atti di forza della maggioranza. Solo a Campobasso ci sono tutte queste difficoltà per svolgere un consiglio comunale in presenza. In tutti gli uffici si è tornati in presenza, nelle scuole, con spazi molto più esigui, si è tornati in presenza. La maggioranza 5stelle in Consiglio Comunale a Campobasso inventa la seduta ibrida e non detta regole chiare per garantire la partecipazione in presenza, soprattutto dei consiglieri di minoranza. Ci si potrebbe riunire tutti in presenza. Basterebbe chiedere alla Provincia di utilizzare la Sala della Costituzione per le sedute consiliari. Quello che succede a Campobasso non si spiega o forse si spiega solo con la mancanza di coraggio della maggioranza, che teme il confronto in presenza”.

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