Il 19 novembre studenti e studentesse scendono in piazza perché, scrivono con una provocazione, “la notte non dormono se hanno un’interrogazione il giorno dopo”. E il timore non è di prendere un brutto voto. “Scendiamo in piazza – spiegano – perché dopo la pandemia ci siamo ritrovati soli e la socialità, fondamentale nell’ambiente scolastico, è stata spezzettata in frammenti tra i banchi. Il 19 novembre scendiamo in piazza perché ogni mattina studenti e studentesse utilizzano mezzi pubblici e navette non ecologiche e in cui il distanziamento non è mai garantito. L’edilizia scolastica, le scuole e le classi presentano ancora problemi strutturali da anni. Scendiamo in piazza perché vogliamo un sistema scolastico che contribuisca al benessere psicologico e che non sottoponga a stress fisico e mentale studenti e studentesse. Vogliamo una scuola che dia il giusto spazio al corpo, alla sessualità, alle minoranze”.
giovedì 18 Settembre 2025 - 05:50:35 PM
News
- Cgil, il 19 settembre sciopero e presidio per Gaza a Campobasso
- Scontro in via Colle delle Api, un veicolo finisce nelle vegetazione. Feriti e traffico in tilt
- Aggressione al terminal bus, autista di pullman preso a calci e pugni dopo aver chiesto l’esibizione del biglietto
- Gigafactory Termoli, Gravina: “La Commissione europea conferma, è lo Stato italiano a dover decidere”
- Ance, nuovo contratto integrativo regionale: imprenditori a confronto
- Molestie, strattonamenti e stalking ai danni dell’ex compagna: divieto di avvicinamento per un 50enne
- Fondo sanitario, Fanelli: “Bene l’asse Abruzzo-Molise per cambiare i criteri di riparto”
- Visita istituzionale del Generale di Brigata Gianluca Feroce al Prefetto di Campobasso