Punto tamponi in un container senza servizi igienici e spazi per la vestizione degli operatori, la denuncia della Fp Cisl

In riferimento al punto prelievi tamponi Covid sito in uno spazio del parcheggio dell’ospedale ‘Veneziale’ di Isernia, organizzato con un container e una tenda della Protezione Civile, la Fp Cisl rileva gravi ed incresciose criticità presenti nella struttura realizzata nei pressi dell’ospedale (così come documentato dalle foto). “Infatti – scrivono i rappresentanti Anna Valvona e Bruno Delli Quadri – la stessa risulta mancante di servizi igienici, non vi è presente un lavandino che possa consentire di lavare e sanificare le mani e non ci sono spazi idonei per la vestizione e svestizione degli operatori i quali sono costretti a cambiarsi all’esterno.

Si evidenzia l’inadeguatezza delle misure di sicurezza e contenimento del rischio di diffusione del virus. Detta situazione non è accettabile e non rispecchia le indicazioni poste in essere dal Ministero in materia di salute e sicurezza Si tratta dell’ultimo caso in ordine di tempo di totale incapacità dell’Azienda Sanitaria di dare un’organizzazione degna di questo nome a un servizio essenziale per la cittadinanza. I professionisti sono totalmente abbandonati a loro stessi e non è concepibile a circa due anni dalla pandemia, operare ancora in queste condizioni. Tutto questo è assolutamente inaccettabile e ancor più grave è il muro di gomma contro cui finiscono tutte le nostre denunce, con un’Azienda più impegnata a voltarsi dall’altra parte che a risolvere i problemi. Più volte questa Federazione ha segnalato diverse problematiche, anche unitariamente alle altre sigle sindacali. Purtroppo non siamo stai ascoltati.”

Per tale motivo la Fp Cisl denuncia con fermezza la situazione e sollecita la Direzione Asrem “a trovare con immediatezza una soluzione idonea a sanare tali criticità. I professionisti sanitari sono coloro che hanno il contatto diretto con i pazienti e di conseguenza sono anche coloro che rischiano di più, pertanto è prioritario che debbano e possano operare in sicurezza, garantendo loro e anche ai pazienti stessi, il rispetto della dignità umana. La CISL FP non molla e continuerà ad evidenziare i problemi e le responsabilità ogni qual volta se ne renderà necessario”.

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