Epidemia, 800 casi in tre giorni, i sindaci corrono ai ripari: “stretta” su movida e feste, annullati numerosi eventi pubblici

Con l’escalation di contagi da Covid-19 – circa 800 casi accertati in soli 3 giorni – i sindaci molisani corrono ai ripari, andando a rafforzare le misure già decretate dal Governo o introducendone di nuove. A Campobasso Gravina ha disposto una ordinanza secondo la quale “fino alla cessazione dello stato di emergenza e/o di ulteriori diversi provvedimenti nazionali, per gli spettacoli aperti al pubblico che si svolgono al chiuso o all’aperto nelle sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali assimilati, nonché per gli eventi e le competizioni sportivi che si svolgono al chiuso o all’aperto, è fatto obbligo di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2. Nei suddetti luoghi, diversi dai servizi di ristorazione svolti da qualsiasi esercizio, è vietato il consumo di cibi e bevande al chiuso; fino al 31 gennaio 2022, sono vietati le feste, comunque denominate, gli eventi a queste assimilati e i concerti che implichino assembramenti in spazi aperti; sono altresì sospese le attività che si svolgono in sale da ballo, discoteche e locali assimilati; si precisa che in occasione delle festività di fine anno o per l’inizio del nuovo anno, o per qualsiasi ulteriore evento di ristorazione, sono consentiti i soli servizi di ristorazione in forma statica ovvero con posti a sedere, essendo vietata qualsiasi forma di ballo, pur in presenza di musica di intrattenimento riprodotta da apparecchi acustici o dal vivo e sempre previa esibizione di certificazione verde prevista dalla normativa in vigore”. A Termoli, Roberti con proprio provvedimento ha ordinato che
“1)dalla data del 31 dicembre 2021 e fino al 31/01/2022 è fatto obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie anche nei luoghi all’aperto;
2) dalla data del 31 dicembre 2021 e fino al 6 gennaio 2022 è fatto obbligo agli esercizi pubblici di somministrazione di alimenti e bevande di tipo bar, pub, circoli privati e assimilati di chiusura alle ore 20,00;
3) per lo stesso periodo (31/12/2021 – 06/01/2022), dalle ore 20,00 fino alle ore 6,00 del giorno successivo è vietata a tutte le tipologie di attività la vendita per asporto di alcolici di qualsiasi gradazione ed il consumo su aree pubbliche o aperte al pubblico;
4) dalla data del 31 dicembre 2021 e fino al 6 gennaio 2022 è fatto divieto di organizzare e svolgere feste con eventi danzanti in tutti gli esercizi pubblici;
5) tutti gli esercizi dovranno osservare scrupolosamente la vigente normativa in materia di distanziamento, igiene e contenimento della diffusione del Covid-19;
6) al fine di evitare il formarsi di assembramenti, è fatto divieto di stazionamento e di sosta all’esterno e in prossimità degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande di tipo bar, ristoranti e assimilati”.
Con ordinanza n. 252/2021, il sindaco di Isernia, Piero Castrataro, ha disposto che:
“1) dalle ore 00:00 del 31 dicembre 2021 fino alle ore 06:00 del 1° gennaio 2022, è fatto obbligo ai bar di fornire esclusivamente le bevande (alcoliche e non alcoliche) in contenitori monouso, con il divieto assoluto di utilizzare bicchieri o bottiglie in vetro, ivi compreso il servizio ai tavoli;
2) dalle ore 12:00 alle ore 19:00 del 31 dicembre 2021, è permesso, da parte dei bar, solo il servizio ai tavoli, rispettando le già note prescrizioni anti-covid sul distanziamento. In tale orario è vietata qualsiasi forma di consumazione al banco e di vendita da asporto;
3) ai bar che non svolgono anche attività di ristorazione è fatto obbligo di chiusura entro le ore 19:00 del 31 dicembre 2021.
La stessa ordinanza ribadisce altresì il divieto di consumo di cibi e bevande alcoliche e non, su aree pubbliche ed aree private ad uso pubblico, di cui all’ordinanza n. 251 del 28/12/2021. L’atto, inoltre, dispone che i trasgressori siano puniti mediante l’applicazione della sanzione pecuniaria da € 25 ad € 500, ai sensi dell’art. 7 bis del D.Lvo n. 267/2000 e dell’art. 16 della legge del 24 novembre 1981, n. 689 e s.m.i.”
Altri sindaci stanno adottando provvedimenti simili, come il sindaco di Agnone, Saia, che ha disposto il divieto di assembramenti in luoghi pubblici, consumo ai tavoli nelle attività di ristorazione fino a un massimo di 4 persone, pranzi/cene a tavola in occasione delle festività fino a massimo 10 persone (facenti parte del medesimo nucleo familiare o nuclei strettamente collegati), limitazioni su orari e somministrazioni in specifici giorni.

Tanti eventi rinviati e annullati.
L’attuale situazione epidemiologica ha costretto amministratori, enti, associazioni ad annullare eventi pubblici in programma tra fine anno e inizio del prossimo. Diversi ad esempio quelli annullati a Campobasso, alcuni dei quali compresi nel cartellone degli appuntamenti di “Natale in Città”. La stessa Amministrazione comunale, preventivamente, aveva già evitato volutamente di organizzare eventi di piazza, in special modo per il 31 dicembre. Dopo l’annullamento già avvenuto degli eventi previsti a Bosco Faiete, dove ci sarebbe dovuto essere il Villaggio di Natale dal 28 dicembre fino al 6 gennaio, del concerto del Trio Jazz per la rassegna “Chiese in Musica presso la Chiesa di San Paolo del 29 dicembre e quello di “Dante e la montagna”, originariamente previsto per oggi 30 dicembre al Circolo Sannitico, vengono ora annullati anche l’appuntamento con le tradizionali maitunate e con “Maitunincampo”, fissato per il 31 dicembre a Piazzetta Palombo, quello con “La Befana tra i bambini”, del 6 gennaio a Piazza Vittorio Emanuele II, e lo spettacolo previsto per il 17 gennaio, sul sagrato della chiesa di Sant’Antonio Abate, “Ulessa areturna’ a Sant’Antuone”. Inoltre, l’Amministrazione comunale di Campobasso ricorda che con il decreto legge N. 221 del 24 dicembre 2021 il Governo ha prorogato al 31 marzo 2022 lo stato di emergenza e ha stabilito che fino al 31 gennaio 2022, sono vietati le feste, gli eventi e i concerti che implichino assembramenti in spazi aperti. Ugualmente sono sospese le attività che si svolgono in sale da ballo, discoteche e locali assimilati.

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