Saldi, dal 5 gennaio via alla “caccia all’affare”. Confesercenti: 150 euro di spesa a persona. Il rialzo dei contagi lascia cauti i commercianti

Il decalogo degli acquisti di Confcommercio e Adoc

Dal 5 gennaio partiranno anche in Molise i saldi invernali. L’attrattività dei prezzi al ribasso saranno condizionati inevitabilmente dall’attuale andamento della pandemia, con un brusco aumento dei contagi nell’ultima settimana dell’anno appena terminato e un conseguente abbassamento della fiducia e della propensione a spendere. Per tale motivo molti commercianti molisani, che negli ultimi anni hanno dovuto prima fare i conti con la concorrenza degli acquisti online e poi con l’emergenza Covid, si mantengono cauti sulle aspettative. Tuttavia un “sorriso”, per così dire, viene loro strappato con le nuove norme che ha ridotto la quarantena per i vaccinati. Per Confesercenti si prevede una spesa media a persona di 150 euro, con una rivisitazione lievemente più bassa dell’importo a livello regionale. I saldi (già iniziati in Sicilia e Basilicata, mentre il 3 gennaio sarà la volta della Valle d’Aosta e il 5 di tutte le altre regioni) saranno validi in Molise fino al 5 marzo. Confcommercio Molise (che prevede invece una spesa media di 119 euro a persona) e Adoc Molise hanno stilato un decalogo saldi, al fine di ottimizzare il rapporto di fiducia tra il cliente e l’operatore commerciale proponendo la valorizzazione di comportamenti ispirati alla correttezza, all’etica e alla sicurezza delle attività commerciali, in tempi di emergenza Coronavirus.

IL DECALOGO SALDI 2022

Distanziamento sociale
Va mantenuta la distanza di almeno un metro tra i clienti in attesa di entrata ed all’interno del negozio.

Disinfezione delle mani
Prima di toccare i prodotti è obbligatoria la pulizia delle mani attraverso le soluzioni igienizzanti messe a disposizione degli acquirenti.

Mascherine
I clienti devono obbligatoriamente indossare la mascherina, così come i lavoratori in tutte le occasioni di interazione con i clienti stessi.

Cambi
La possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (artt. 130 e ss. d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.

Prova dei capi
Non c’è obbligo. È rimessa alla discrezionalità del negoziante. Prima di effettuare la prova vanno disinfettate le mani e, durante la prova dei prodotti, va sempre indossata la mascherina anche nei camerini.
Pagamenti
Le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e, in ogni caso, vanno favorite modalità di pagamento elettroniche.

Prodotti in vendita
I capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.

Indicazione del prezzo
Obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.

Riparazioni
Qualora il prodotto acquistato in saldo debba prevedere modifiche e/o adattamenti sartoriali alle esigenze della clientela (es. orli, maniche, asole, ecc.) il costo è a carico del cliente, salvo diversa pattuizione. L’operatore commerciale dovrà darne preventiva informazione al cliente.

Permanenza nei negozi in tempi di Covid-19
Sostare all’interno dei locali solo per il tempo necessario all’acquisto di beni ed evitare abbracci e strette di mano.

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